CULLODEN - Witchpricker

Autoprodotto
Location: Newcastle, England. Questi giovani ragazzi sono cresciuti in un posto al di là del tempo, dove le antiche gesta musicali dei loro antenati ancora riecheggiano dopo una quarantina di anni circa. Qui, band sconosciute ormai ai più, hanno dettato legge, ed è ancora forte il loro impatto, nonostante le mode (il metal purtroppo oggi ne è pieno…) ed i suoni plasticati. Stiamo parlando di NWOBHM e qui nomi come Mythra. Tysondog, Avenger, Spartan Warrior, Battleaxe, (troppo facile citare Iron Maiden, Saxon, Venom e Raven …) hanno ancora una forte presa e richiamo. Il testimone di questa staffetta è raccolto dai Culloden, che purtroppo per loro nascono quarant’anni dopo. Ottima, gloriosa e di tutto rispetto la scelta di questo genere musicale che arde sotto le ceneri, ma che non è di certo di spicco e di punta del metal oggigiorno. Questo Ep che per quanto riguarda le composizioni, inserito nel suo ambito musicale può presentare una banda modo suo “fantasiosa”, ci presenta però una band che è ancora acerba, molte cose sono imprecise e dilettantistiche. Potevano giusto andar bene quarant’anni fa, quando per l’ardore del movimento chiunque publicava, (anche se non tutte le band nemmeno allora erano valide, poi il tempo crea eroi ….) dove su certe cose ci si passava sopra. Qui a volte gli assoli sono a volte imprecisi ed indecisi, ed in un mondo dove ormai tutti suonano da paura, è giusto farlo notare per rispetto anche alle altre band. quindi nonostante io riconosca alla band (ed in questo ha tutta la mia stima) la gloria dovuta, mi permetto di dare loro un consiglio se il loro intento è di emergere: di migliorare come strumentisti. Chiuderei con un Death or Glory.  

Voto: 5/10

Facchinetti Flavio