RAINBOW BRIDGE - Lama

Tarock
I Rainbow Bridge, band italica dalla natura lisergica e piuttosto jammereccia, arrivano al secondo capitolo autoprodotto su full-length. Un album del quale, almeno in biografia, i nostri affermano di badare un po' di più alla forma-canzone. Proprio un tantinello di più. Del resto però, il trio in questione si profonde in una valanga incandescente di riffs tortuosi e lisergici e lunghissimi assoli di chitarra, così come avviene con l'iniziale title-track "Lama". Una jam psichedelica e non molto altro. Il resto dell'album si alterna tra songs di derivazione 60/70 con chitarre di derivazione hendrixiana ed improvvisazione collettiva con sprazzi di "Desert Sound" californiano dei '90 (Kyuss, Monster Magnet), senza soluzione di continuità. E' di certo apprezzabile lo sforzo dei nostri di rievocare con gran passione personale gli anni della psichedelia con questo potente trip in forma di album. Certamente, però, i nostri non vanno oltre questo. E non sono certo io nessuno per biasimarli, se loro si trovano bene così. Se sentite la mancanza dei migliori Hawkwind o delle infinite jams che un Hendrix in camicia colorata era in grado di sviscerare senza interruzione difronte alla platea di Woodstock o del festival dell'Isola di Wight, date un ascolto a "Lama" dei Rainbow Bridge. Se la cosa non v'interessa minimamente, passate oltre. Voglio anche segnalare che poco prima dell'album è stato rilasciato il singolo contenente un'alternate-take del brano "Words", con l'aggiunta di una succulenta b-side di quasi 10 minuti consistente in una prolissa jam-session basata sul tema di "Are You Experienced" del loro ormai nume tutelare Jimi. 

Voto: 6,5/10 

Alessio Secondini Morelli