LABYRINTH, Roberto Tiranti: "Andrè Matos era un grande uomo dalla sensibilità immensa"

Ciao Roberto, come hai saputo del decesso del tuo collega Andrè Matos?

R: L’ho saputo dai social, nel momento in cui postarono la notizia, io incredulo l’ho condivisa dopo essermi accertato non fosse la solita bufala (speravo con tutto il cuore lo fosse).

Quali esperienze avete vissuto insieme?

R: Ci conoscemmo a Milano in occasione del Gods of Metal del 1999, e nello stesso anno partecipammo a svariati festival in giro per l’Europa. 

Ti va di raccontarci un ricordo che ti piace rivivere con piacere Andrè?

R: Dopo il nostro primo incontro a Milano, era sorprendente come lui nutrisse nei miei confronti una sincera amicizia del tutto reciproca, ed altrettanto gratificante per me godere della sua stima a livello musicale. Spesso passavamo del tempo insieme parlando di molte cose e poco di musica. La musica occupa appieno la vita di un musicista e spesso cambiare discorso fa molto bene.

Da un punto di vista tecnico che artista era Andrè Matos?

R: Era un vero musicista unico ed irripetibile, dotato di talento immenso che faceva il paio con uno strumento fuori dal comune. Curava molto la sua voce, tanto da avere sempre con se un bollitore con cui inalava vapore caldo prima dei concerti.

Mentre da un punto di vista umano di Andrè che ricordi hai?

R: Grande uomo dalla sensibilità immensa, educato, gentile e premuroso. Come dicevo prima, era molto bello scambiare opinioni su svariati temi , dal sociale al culturale. Enorme perdita a 360 gradi.

Avete vissuto il successo delle vostre band quasi parallelamente. Come era in quegli anni in mondo del metal?

R: Migliore di quello attuale di sicuro, c’era molto più fermento ed altrettanto interesse. Io ricordo quanto tutto accadde improvvisamente, tanto da non farmi rendere conto dell’entità della cosa. Forse non ci credevo davvero ed ho realizzato quanto fosse reale, parecchio tempo dopo.

Avete voci diverse ma vi siete trovati dentro uno stesso genere. C'è una canzone di Matos o degli Angra che ti piace particolarmente che vorresti un giorno cantare anche come tributo ad Andrè?

R: Come molti rimasi fulminato dalla cover Wuthering Heights, ma qualunque cosa lui cantasse diventava meravigliosa . Scegli tu un brano ed andrà bene di certo, oltretutto sapeva anche come e cosa scrivere.

Quali sono i tuoi piani futuri? 

R: Vivere semplicemente e serenamente la mia vita, circondato da ottima musica e tutte le persone a cui voglio bene. Suona banale? Credo non serva altro che questo.

Maurizio Mazzarella