KRYPTOS - Afterburner

AFM
Quinto album per i Kryptos, che provengono... udite udite... da Bangalore, India!!! Accidenti, non sono molto informato riguardo la scena Metal da quelle parti... ma se il livello medio corrisponde a ciò che viene mostrato da un album come "Afterburner", beh allora i nostri fratelli indiani del Metallo possono ben dire di essere arrivati da qualche parte. In effetti, i Kryptos sono stati la prima band indiana a suonare un set intero al Wacken, e da anni ormai sono ben conosciuti dagli addetti ai lavori. Lo dimostra anche questo bel disco di Heavy Metal spesso e volentieri sconfinante nel puro Thrash. Forse un po' old-fashioned, ma fatto tanto, tanto bene. La tecnica non manca, le composizioni funzionano e mostrano anche una certa complessità, la potenza è loro pane quotidiano... non da ultimo, i nostri propongono l'originalità di un cantato bestiale e catarroso, ai limiti del Thrash/Death ma mai eccessivo, che si sposa inaspettatamente bene con la loro proposta musicale. Seppur questa abbracci anche influenze maideniane e, più genericamente, affini alla NWOBHM. Ben presenti figurano, difatti, le partiture fatte di predilette "chitarre gemelle", le cui armonie si amalgamano bene nel sound dei nostri. Una produzione ben presettata fa il resto, incorniciando un disco di una buona "qualità metallica" il cui ascolto farà tanto piacere ai metallari occidentali rimasti affezionati a certi stilemi che appartengono a gente come i Metal Church. Cosa dire: attendiamo di rivedere in Europa i Kryptos, alfieri del Metallo Asiatico. HAIL BANGALORE!!! 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli