GLORYHAMMER - Legends From Beyond The Galactic Terrorvortex

Napalm
Appena dopo aver recensito l'album dei (forse involontariamente) parodistici Majestica... mi imbatto in questo terzo full-length degli scozzesi Gloryhammer. Il quale scatena un po' la mia ilarità fin dal titolo. Poi, vedo la foto di gruppo di questi cinque... cosplayers, e a questo punto scoppio a ridere. Pensando che questi ragazzi vogliono esser demenziali e parodistici di proposito. Però... stavolta, l'operazione pare riuscita. Come possiamo definirli? Io una l'avrei. Epic/Comics/RPG/Symphonic/Power Metal? Non sono impazzito per il caldo, vi giuro. Ma andiamo con ordine. "Legends..." (non fatemelo scrivere tutto il titolo, please) è un concept-album. Che narra di una improbabile storia di lotta tra bene e male, ambientata in un altrettanto improbabile universo-incrocio tra fantasy e fantascientifico. I nostri ci credono fino in fondo. E rappresentano in ogni brano le varie fasi della guerra contro i signori del male, facendo anche interagire i personaggi malvagi con delle voci cavernose elettronicamente effettate (anzi qua e là addirittura è avvertibile qualche piccolo controcanto robotico). Il particolare tipo di enfasi utilizzato nei cantati appare, appunto, tipicamente fumettistico. O da GDR, se vogliamo (aiuterebbe a comprendere meglio lo spirito di un'opera del genere, a mio avviso, l'aver visto un film leggendario come "The Gamers"). Ad un certo punto, nel tentativo di combattere i signori del male che vogliono conquistare lo spazio infinito (il loro capo già si definisce un DIO), l'eroe principale, riesce ad arrivare fin nello spazio, e ad usare improbabili armi futuristiche chiamate, ad esempio, "Laser Dragon Fire", "Legendary Enchanted Jetpack", "Laser Powered Goblin Smasher"... l'ilarità cresce nell'ascoltatore (specie dopo aver ascoltato il versetto "sei mai stato sulla Luna ad uccidere un Goblin?"). E l'ascoltatore, poco a poco, s'accorge di essere molto coinvolto dalla storia raccontata. E poco importa se, musicalmente, gli stilemi sono quelli del puro e semplice Symphonic/Power Metal (sempre ben composto/suonato/arrangiato/prodotto/presettato eh). Parodistica o meno, questa storia è raccontata dai Gloryhammer con un impegno ed un'enfasi costanti ed encomiabili. E un bell'8 su 10 almeno se lo meritano. Sì, credo anch'io che una similare enfasi "epica" di stampo fumettistico, accoppiata con il raccontare storie fantastiche un po' strampalate, sia una via di fuga dal manierismo stoico del "seriosissimo/pallosissimo" Power Metal. Niente male, cari Gloryhammer. Niente male. 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli