DHVANI - Angustium

Psyka
Da Uscio (l'antica "Angustium" dei Romani), in provincia di Genova, arrivano al loro esordio discografico su full-length i Dhvani. Trio strumentale in bilico tra Psichedelia, Prog e Improvvisazione. E Totale Follia, aggiungerei io! Dopo un allucinato ma tuttosommato tranquillo e "màntrico" incipit come "Janua", con le sue variegate influenze in bilico tra Fusion e Prog, l'ascoltatore si vedrà ossessionato da irradiazioni di chitarre effettate in stile Dark Wave e scossoni di bassi pompati che danno quasi sullo Stoner Rock in "Neu!". Salvo poi ritrovarsi in statici lidi assolati descritti in "Sole" (appunto!), aperta dalle note di un flauto molto andersoniano. Ma la quiete si rivela solo una pausa prima della tempesta. E dopo un'impennata di elettricità nella parte centrale dello stesso brano... l'apoteosi del male viene raggiunta nella title-track "Angustium", dove le predilette atmosfere cosmiche in stile Kraut Rock (ivi compreso il suono di un mellotron o simil-tale) vanno a braccetto con alcune influenze dei Sabbath più psicotici. La musica si riplasma in continuazione, simile all'incandescente "Materia" dell'omonima traccia, basata sui pazzi ritmi dispari della Fusion combinati con una chitarra hendrixiana davvero più che allucinata ed un synth piacevolmente spaziale. "From Saturn" è caratterizzata da fredde pulsazioni elettroniche combinate con veraci note di Rock/Blues sulla chitarra elettrica, e ottiene il suo risultato di traghettarci verso la fine del viaggio con "Theia", dolce ballad acustica di sapore Folk con celestiali arrangiamenti di mellotron e flauto traverso. Questa la mia "guida galattica per autostoppisti" per coloro che si vorranno cimentare nel libero viaggio sonoro del primo album dei Dhvani. Ovviamente, mi aspetto che l'ascoltatore sia motivato ed invogliato all'ascolto di un album come "Angustium" che, meglio sottolinearlo, è basato sulla più libera e totale improvvisazione nonché su atmosfere dilatate e lisergiche senza soluzione di continuità. 

Voto: 7,5/10 

Alessio Secondini Morelli