TIM BOWNESS - Flowers At The Scene

InsideOut
Tim Bowness e' un artista che ha collaborato con Steve Wilson e che ha gia' una lunga carriera con i No Man e come solista. La sua musica è crepuscolare, malinconica, progressiva nella concezione. Flowers At The Scene e' un disco molto elegante e coinvolgente. Fin dall'iniziale I Go Deeper siamo presi per mano e condotti dolcemente in un viaggio suggestivo. The Train That Pulled Away ha un andamento quasi etereo nel suo incedere. Ancora atmosfere rarefatte pervadono Rainmark. Ancora piu' intimista e' l 'atmosfera che ci trasmette Not Married Anymore. La title track Flowers At The Scene prosegue la sensazione di delicato decadentismo che entra in circolo a chi ascolta l' album. It's The World ha un'atmosfera piu' inquietante e segnaliamo la presenza di ospiti del calibro di Steve Wilson e Peter Hamill. Con Borderline torniamo alle atmosfere soffuse peculiari del disco. Ghostlike ha una ritmica spezzata e nervosa con la voce del leader che continua a trasmetterci inquietudine repressa e carica di tensione latente che non esplode mai lasciandoci come in sospeso. The War On Me e'un brano insinuante, quasi sussurrato. Torna Peter Hammill in Killing To Survive. Ricordiamo che Hammill con i suoi leggendari Van Der Graaf Generator e' stato fra i pionieri dell'inquietudine strisciante nella scena. Prog dei primi Seventies. Il viaggio si conclude con le sonorita' avvolgenti di Wahat Lies Here. Flowers At The Scene e' un disco elegante, delicato, inquieto e atmosferico. Da ascoltare a occhi chiusi e a luci spente. 

Voto: 7/10

Silvio Ricci