PERPETUAL FATE, M.G. Zancopè: "Cordis rappresenta il nostro personale percorso di crescita"

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori? 

Cordis rappresenta il nostro personale percorso di crescita musicale e personale, in quanto i brani contenuti al suo interno sono stati scritti in differenti momenti delle nostre vite, nonché in diversi periodi di attività di questa band. Abbiamo cercato di dare un taglio particolarmente intimo alle tracce unendo differenti influenze stilistiche e musicali dalle quali ci siamo sentiti ispirati negli ultimi due anni, in particolar modo prestando attenzione alla componente melodica delle canzoni.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

La band nasce a fine 2015 da un’idea di Gianluca (chitarra), Diego (basso) e Zaccaria, chitarrista attualmente non più in formazione. Inizialmente la direzione del progetto era improntata verso un metal più aggressivo, che ha subito svariate modifiche nel corso degli anni sino a giungere al tipo di sound che potete sentire in Cordis. Aspetto molto importante per noi è il rapporto di conoscenza reciproca che unisce da molti anni tutti i membri del gruppo e che ci permette di avere un’intesa che condividiamo da tempo anche al di fuori dell’ambito musicale.  

Come è nato invece il nome della band?

Il nome “Perpetual Fate” si riferisce ad una concezione ciclica del tempo, in cui gli eventi possono ripresentarsi in forme diverse durante la vita di una persona. La riproposizione di situazioni già vissute in passato è fonte di nuovi significati che stimolano la riflessione e la crescita personale. La nostra musica è influenzata da questa visione delle cose in quanto in ogni brano tentiamo di esprimere un modo diverso di affrontare situazioni simili, il che è uno degli aspetti del nostro songwriting che ci stimola maggiormente.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

I nostri testi sono molto personali e psicologici, riflettendo spesso il legame che ci unisce. Una delle tematiche principali a cui facciamo riferimento è l’espressione delle emozioni in particolari fasi della propria vita, elemento a cui facciamo riferimento anche nella composizione musicale. Generalmente testo e musica per noi devono lavorare in sinergia in modo da rappresentare un “mood” omogeneo in linea con i significati che vorremmo trasmettere. 

.
Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

Le tracce contenute in Cordis uniscono una componente più leggera e melodica ad elementi più spinti, una doppia identità che abbiamo cercato di rendere particolarmente presente lungo tutta la durata dell’LP. Una delle caratteristiche che apprezziamo di questo album è l’aver amalgamato elementi strumentali e parti più elettroniche, che si sono a loro volta mescolate bene con le sezioni vocali. Trattandosi di un lavoro che comprende anche tracce composte agli albori del gruppo la tracklist è stilisticamente eterogenea, per cui ogni canzone ha una sua identità specifica.

Come nasce un vostro pezzo?

Nella maggior parte dei casi partiamo dalla sezione strumentale, non seguiamo una regola univoca per questo processo e spesso la musica nasce da un’idea del singolo che viene poi plasmata dal contributo di tutti. Nel processo di scrittura del testo, del quale si occupa principalmente Maria Grazia, si cerca sempre di interpretare il tema e le parole con quanto viene suggerito dalla musica. Nonostante il carattere intimo delle nostre canzoni, cerchiamo sempre di indirizzare il brano agli ascoltatori che potrebbero ritrovarsi nel messaggio che vorremmo trasmettere o nell’atmosfera generale del pezzo.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Abbiamo un legame affettivo particolare con la traccia  “A Word Between You And Me” in quanto è stata composta molto prima che questo gruppo esistesse, per un progetto in cui erano presenti quattro di noi. È un brano che ha subito ripetuti riarrangiamenti nel corso degli anni e a nostro parere la versione contenuta in Cordis rappresenta al meglio ciò che vorremmo che la canzone esprimesse. Inizialmente era nata come brano prettamente acustico che si è poi evoluta in una sorta di power ballad conclusiva.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Tra le band che ispirano il nostro sound sono presenti artisti che appartengono a scene musicali molto diverse tra loro, tra i più influenti citiamo Paramore, Ghost, Avenged Sevenfold, Crystal Castles e Maybeshewill.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?  

Al momento stiamo organizzando date future per promuovere l’album, maggiori informazioni e novità saranno svelate prossimamente nelle nostre pagine social. Possiamo anticipare che nel corso del 2018 uscirà un nuovo Official Video che si aggiungerà a quello di “Smothered”  e al Lyric Video di “The Land”, già presenti su YouTube.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

È una possibilità a cui non abbiamo ancora pensato, per il momento ci stiamo focalizzando sulla promozione della nostra ultima release e della band in senso più generale. In futuro potrebbe essere un’ipotesi sicuramente interessante quando Cordis sarà già arrivato ad un pubblico più vasto.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

Il percorso di un gruppo musicale è sempre molto complicato in quanto spesso è difficile capire quali passi compiere per raggiungere i propri obiettivi. Tuttavia, abbiamo notato che nel territorio italiano sono presenti anche realtà che forniscono buone opportunità alle band emergenti in termini di prestazioni live e di visibilità in senso più generico. Sulla base di questi aspetti positivi il nostro auspicio è che in futuro possano aprirsi possibilità maggiori per le band nostrane sia a livello nazionale che all’estero.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

L’utilizzo di Internet è diventato una parte fondamentale nell’epoca attuale per mostrare ciò che il proprio progetto musicale ha da offrire. Inizialmente la gestione dei social non era un aspetto molto curato da parte nostra ma con la crescita della band anche questo elemento è diventando essenziale e abbiamo sicuramente notato dei benefici per quanto riguarda la comunicazione con persone esterne e con i nostri fan.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

Una cosa che apprezziamo molto del nostro genere è che ci permette di bilanciare bene le prestazioni dei singoli musicisti. Anche questo è un punto che ha subito diverse svolte, in passato sezioni che evidenziavano l’aspetto tecnico erano maggiormente presenti mentre ora puntiamo più sul lato compositivo e sulla creazione di melodie.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Abbiamo spesso pensato a diversi nomi, è probabile che in un futuro album sarà presente un featuring così come è avvenuto con Cordis (Marco Pastorino e Michele Guaitoli di Temperance e Vision of Atlantis). 

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Ringraziamo tutti i fan che ci sostengono giorno dopo giorno nel nostro percorso! E per quelli che ancora non ci conoscono vi aspettiamo alle nostre date per condividere con voi i brani contenuti in “Cordis”!

Maurizio Mazzarella