TOBY KNAPP - Blizzard Archer

Moribund
Abbiamo capito che il signor Toby Knapp è un fanatico delle Fender Stratocaster. Ciò si evince dalla foto promozionale in cui il giovanotto in questione si fa ritrarre con ben 10 esemplari di Strat della sua collezione. Tutti vivacemente colorati. Poi abbiamo una bio che esalta il nostro in termini entusiastici come un vero "genio", dato che qui è tutto "composto, suonato, mixato e prodotto" da lui in prima persona. Il quale ha anche inciso in precedenza albums con varie bands, oltre ad essere insegnante, guitar-tech e turnista live, lavorando ad esempio con gente come Attila Csihar dei Mayhem. Infine abbiamo di fronte a noi una copertina un po' bruttarella, dove il nostro appare "photoshoppato" in maniera piuttosto approssimativa in mezzo ad una bella nevicata... sì, d'accordo, ma la sostanza? Un tantinello approssimativa. Intendiamoci: le doti tecniche tipiche dello shredding sono padroneggiate da Toby a un buon livello. Ma cosa ci propone il nostro, oltre al solito album "da shredder"? Nulla di granché. Perlomeno, qualche idea compositiva? Qualche fraseggio originale? Forse, ma tutto un po' perso nella velocità di esecuzione. Di derivazione prettamente malmsteeniana. Io dico: d'accordo, sei abbastanza conosciuto per il tuo lavoro, e hai deciso di esternare il tuo estro esecutivo sulla sei corde incidendoti un album autoprodotto... ma devi anche stare attento a non commettere l'errore di esaltarti oltremodo. Perché con un disco così, pieno di idee discrete ma non eccessivamente sviluppate, corri il rischio di auto-relegarti nella categoria dei fenomeni di nicchia. Una quasi-sufficienza risicata è quello che mi sento di dare al disco in questione. Assieme ad un consiglio spassionato per Knapp: trovare un suono personale e particolarmente azzeccato con una Stratocaster è assai più difficile, almeno nel settore del Metal, rispetto alle chitarre dotate di Humbucker. Beh, il lavoro per te è appena iniziato. Buona fortuna! 

Voto: 5,5/10 

Alessio Secondini Morelli