THE SCARS IN PNEUMA - The Path of Seven Sorrows

Kolony
Debutto di fuoco, fiamme e battagliero per questo terzetto bresciano; una prima prova che è convincente su tutta la linea. Il trio lombardo, confezione una prima prova di black metal furioso, ma intinto di melodia epica e guerresca. Un disco possente e potente per iniziare bene l’anno che verrà, dato che uscirà ufficialmente nei primi mesi dell’anno nuovo. L’opener “Devotion”, inizia con un arpeggio elettrificato dissonante, per poi deflagrare in un blast beats epic black metal. La furia selvaggia dei nostri ricorda i grandi Old Man’s Child; grande lavoro in sezione ritmica e i riffing in tremolo hanno melodie epiche sul quale si staglia il growl arcigno del chitarrista e bassista Lorenzo Marchello. L’epicità si sente a pieno nei passaggi cadenzati dove il pathos guerriero è palpabile. “Souls are burning”,pezzo potente, cadenzato e intriso di epicità; le chitarre offrono un riffing serratissimo in odore di Bathory incrociati coi Rotting Christ. Il brano prende una piega furiosa coi cambi di tempo in blast beats, l’enfasi guerriera non scema mai, è epicità allo stato puro con chitarre arcigne e vocals femminili melodiche a contrastare la parte vocale maschile più aggressiva. “All the secrets that we keep”, inizia con un arpeggio che sfocia in un mid tempo intenso e drammatico. Brano cadenzato, sorretto da chitarroni zanzarosi, growl profondo ma comprensibile e melodia generata dai riffing; salvo poi aprire in una belluina sfuriata epic/black maligna dal taglio norvegese. “Dark horizons ahead”, apertura magnifica, epica in un blast beats con chitarre in tremolo ed è difficile non battere il piede a tempo nel mid tempo iniziale. I bresciani sanno generare pathos epico, guerriero orgoglioso non pestando per forza ma adoperando bene i due registri e cambi di tempo alla perfezione. La conclusiva “Constellations”, è breve, ma intensa; con incroci di arpeggi intrisi di drammaticità epica e con voce pulita a gorgheggiare in contrappunto al brano cadenzato che si conclude con rumori temporaleschi, forse la quiete dopo la tempesta? Un esordio bruciante, intenso; grande disco di epic/black per una band che con orgoglio lancia il guanto di sfida, supporto. 

Voto: 7.5/10  

Matteo”Thrasher80”Mapelli