CRIPPLE BASTARDS - La Fine Cresce da Dentro

Relapse
Gli astigiani sono un monumento non solo nostrano, ma internazionale, proponendo una musica dura, che non bacia la pantofola a nessuno; anzi i nostri sputano odio e ribellione sul conformismo e su ciò che non va, e questa coerenza gli è valsa il plauso e il rispetto che meritano. Ora Giulio The Bastard e co. , sono tornati per devastare ancora di più i benpensanti ,il moralismo, proponendo ancora una volta un disco potente, distruttivo e carico di rabbia. Dopo il boxset celebrativo uscito l’anno scorso, ecco che a distanza di ben quattro anni dal precedente studio album “Nero in metastasi” esce il nuovo parto sempre per la gloriosa Relapse; un marchio, una garanzia. L’opener “Suicidio assistito” dura solo sedici secondi, ma è una perla grindcore. Blast beats veloci, sezione di chitarre serratissime e un vocione in growl cavernoso come da prassi, come non essere felici? “Non coinvolto”, è una palla di cannone che sfrutta l’impatto in blast beat con riffing di estrazione grindcore e parlato che sputa acido e ribellione. Cambi di tempo potenti, e con schegge thrash metal con un growl possente e godurioso nelle parti rallentate con un narrato da ascoltare con attenzione e chitarre serrate, prima della devastazione in blast beats e solo lancinante. “Due metà in errore” è distruzione pura in blast beat,growl e riffing nervoso con accelerazioni di stampo hc e vocione rabbioso che sfocia in uno screaming. Le chitarre sono squarci metallici e i cambi di tempo con rullate e sfuriate di taglio estremo sono goduria pura; si sente un profumo thrash metal in nervato nella formula esplosiva della band. “Chiusura forzata” è un brano che è da ascoltare con attenzione; campionamento iniziale con arpeggi di stampo quasi slayeriano di taglio inquietante. Partenza lenta dove il sapore sulfureo si fa sempre più presente poi ecco l’impatto della sezione ritmica potente e colma di furia nelle rullate e nei blast beats; riffing dal sapore thrash/grind con il cantato di giulio che da un tono declamatorio si fa più minaccioso nei toni cavernosi col growl. “Recidive”, è terremoto puro, veloce; uno scossone hc violento e senza pietà; tempi serrati di batteria, riffing nervosi della coppia d’asce Der Kommissar e Wild Vitto. Poi la sfuriata in blast beat con dualismo growl/scream di Giulio, per poi picchiare senza pietà alcuna con accelerazioni di stampo metallico. Un disco che è l’ennesimo monumento alla coerenza di questa storica formazione; i nostri sono dinamite pura, ribelle e senza compromessi; da avere! 

Voto: 8.5/10  

Matteo”Thrasher80”Mapelli