KOMMANDANT - Blood Eel

ATMF
Quarto full per questo ensemble statunitense; dopo un assenza di tre anni, tornano con un disco che è la quintessenza del suono estremo. Qui non troverete tastierine, vocalizzi femminili, progressioni melodiche, che annacquano per certi versi il metal estremo. La band ha bandito ogni concessione melodica, ogni speranza; per un suono nero, nichilista e furioso. L’opener ”Absolutum”,è atmosferica, inquietante e ti fa precipitare verso l’abisso di odio senza fine. Percussioni, suoni di chitarra spaziali e voce filtrata che decanta è la summa di questo brano; gelo cosmico con un tappeto di synth adatto per un fantahorror. La titletrack invece ti devasta con un riffing black/death metal ossessivo, senza nessuna scappatoia moderna; tocchi marziali che aprono ad un growl bestiale in sottofondo e incursioni elettroniche. Ed ecco l’attacco in blast beats, devastante, distruttivo con riffing maligni e voce cavernosa; c’è anche un rallentamento marziale, militaresco con il suono che diviene ancora più gelido con effettistica elettronica. “The struggle” è assalto senza pietà alcuna; blast beats, marcia devastante con riffing maligno e scream cavernoso. Si sente un appiglio nordico; gli americani si rifanno al black metal scandinavo nella più pura forma, ma aggiungendo un tocco marziale rendendo ancora più letale la formula. “Cimmerian thrust” sembra scritta dai Marduk ma sotto steroidi; grande attacco a testa bassa con chitarre maligne e blast beats. I nostri hanno una compattezza sonora che li rende minacciosi; questo perché la band statunitense applica fedelmente il decalogo black metal, con ritmi si forsennati ma anche con cadenze più ragionate ma non meno inquietanti e malsane come in questo caso. “Moon…the last man” è un buco nero sonoro; inghiotte tutto con alternanza tra attacco in blast beat e tempi più lenti. Il riffing è black metal e ossessivo; lo screaming è acido e pieno di odio, i riffing gelidi vengono accompagnati anche da parti narrate in tonalità pulite con incursioni elettroniche in sottofondo prima della distruzione totale con toni marziali. Un disco annichilente; senza redenzione, ma solo tanto, tanto nichilismo sonoro reso alla perfezione; è uno stile elitario quello dei nostri, non è per tutti, ma per chi ha fame di puro black metal verrà soddisfatto, culto. 

Voto: 7.5/10  

Matteo”Thrasher80”Mapelli