WARM SWEATERS FOR SUSAN, "Sostenere sempre la scena indipendente"


Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

Warm Sweaters For Susan EP è uscito sul mercato a settembre grazie alla Joe Black Production e a Puglia Sounds. E' un disco secondo noi immediato e diretto che mette subito le carte in tavola circa la nostra identità musicale.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

La nostra band nasce a Taranto quasi per caso il giorno in cui ci siamo accorti che ognuno di noi quattro aveva realizzato demo e incisioni interessanti ma che non avevano mai visto la luce. Abbiamo pensato che fosse il momento di far ascoltare questa musica su un palco e su un disco. Tutti e quattro avevamo già diverse esperienze nella scena musicale tarantina con altre band e non è stato difficile capire che questa volta le cose potevano essere diverse grazie ad un feeling particolare che si è subito instaurato tra noi.

Come è nato invece il nome della band?

Ah, Ah, questa domanda ce la fanno tutti ma per dare una giusta spiegazione ci vorrebbe una rivista di 100 pagine. Ti diciamo soltanto che tutti abbiamo Susan nella nostra vita che rappresenta la nostalgia vista con gli occhi dell'amore oppure l'amore visto con gli occhi della nostalgia.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

I testi sono una parte molto importante nella nostra musica. Immaginiamo ogni nostro brano come un cortometraggio e ci ispiriamo molto a Michelangelo Antonioni e la sua incomunicabilità ovvero l'avvento di una società complessa nella quale si moltiplicano i bisogni relazionali e la conseguente frustrazione di non riuscire a soddisfarli.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

Quello che ci piace della nostra musica e che crediamo possa incuriosire è che forse non puoi catalogarla in nessun genere specifico. Abbiamo tutti e quattro gusti e attitudini un po' diverse quindi non abbiamo nessun problema a osare senza dover necessariamente rispettare dei clichè stilistici di genere. Secondo noi questa può essere considerata anche una qualità.

Come nasce un vostro pezzo?

Non dovrei dirtelo ma nasce su whatsapp:) Ogni giorno qualcuno di noi ha una idea e la manda agli altri, che sia un riff, un giro di basso, una metrica della voce...le idee migliori vengono poi portate in sala prove e ci si lavora su.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Sicuramente Gravity, che poi è il nostro primo videoclip. E' il brano che ci ha fatto unire, è il primo brano che abbiamo suonato in sala prove ed è il brano che la gente inizia a cantare con noi durante i nostri live.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Siamo in quattro e abbiamo davvero tanti riferimenti differenti. Partiamo dai gruppi Post Punk all'inizio degli anni 80 ai gruppi Shoegaze e Britpop degli anni 90 ma guardiamo di buon occhio la psichedelia e il glam degli anni 70.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

Sicuramente nel 2019 uscirà un intero disco di inediti. Per quanto riguarda il disco appena uscito siamo già in tour con una lunga serie di date che sono partite dalla Puglia e dalla Calabria, inoltre il disco è su tutte le piattaforme digitali posibili, da Spotify a Itunes.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Siamo davvero aperti a tutte le possibilità. Entro l'anno sicuramente faremo uscire un singolo inedito e un paio di videoclip promozionali.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

La scena musicale italiana è viva e vegeta, anche nella nostra città ci sono un sacco di gruppi e musicisti molto interessanti. Le problematiche sono sempre le stesse, mancano i locali che puntano sulla musica inedita e spesso preferiscono dare spazio alle cover band. Ma non diamo la colpa ai proprietari dei locali che devono mandare avanti la baracca, la colpa è della maggior parte della gente che è sempre meno curiosa e poco recettiva a ciò che non proviene dalle radio mainstream.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Internet è ormai l'unica soluzione per i gruppi emergenti. Anche noi stiamo utilizzando molto la rete per fare arrivare la nostra musica a più gente possibile in modo da crearci una fanbase importante che supporti i nostri progetti futuri.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

Il genere che suoniamo valorizza molto le nostre capacità ma siamo molto concentrati sulla forma canzone, ogni virtuosismo ha senso solo se determinante nell'economia del brano.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Uno? I nostri miti sono davvero tanti, non sapremmo da che parte iniziare. Comunque le collaborazioni sono una cosa che ci affascina molto e sicuramente il prossimo disco ospiterà dei personaggi molto molto interessanti.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Il messaggio che vogliamo dare è quello di sostenere sempre la scena indipendente e le band emergenti, oltre a quello di ascoltare il nostro disco d'esordio e farci sapere cosa ne pensano.

Maurizio Mazzarella

N.B. Warm Sweaters for Susan è un progetto di creazione e promozione proposto da “PUGLIA SOUNDS RECORD 2018”, con il supporto della  REGIONE PUGLIA "FSC 2014/2020 - Patto per la Puglia - Investiamo nel vostro futuro". #GravityTour #Joeblackproduction #WSfS #IndieRock #AlterntiveRock #Shoegaze