THEM - Manor Of The Se7en Gables

Steamhammer
Da tempo il Re Diamante mi manca. Nonostante una solida e continua attività live, sono 11 anni che il mitico King Diamond è fermo discograficamente. Questo è il mio nostalgico pensiero, guardando la splendida copertina di "Manor Of The Se7en Gables"... e soprattutto, scorgendo il nome della band. THEM. Prima d'ora, non mi è mai capitato di incrociarli. Per fortuna ci pensa la bio a svelarci... ciò che già pensavamo: i nostri sono partiti proprio come cover-band dei King Diamond. Dopodiché, si sono trasformati, da un paio d'anni in qua, in qualcosa di più serio. Il sestetto, basato negli USA ma comprendente nelle sue fila una buona presenza di musicisti tedeschi, è stato messo assieme dall'ex singer dei Thrashers statunitensi Coldsteel, Troy Norr (che in questo caso si fa chiamare "KK Fossor" e sfoggia un make-up horrorifico in uno stile a metà strada tra Diamond stesso ed una versione un po' più "splatterosa" del celebre "mostro" letterario Mr. Hyde), assieme a musicisti provenienti da bands rinomate internazionalmente (Ivanhoe, Lanfear, Demolition Hammer). Sono inoltre presenti, nel passato e nel presente della band, prestigiose presenze "guest" di musicisti del calibro di Mike Wead e Hal Patino (entrambi della band di King Diamond, appunto) e Mike LePond dei Symphony X. Questo è il secondo (concept) album dei THEM, dopo lo "Sweet Hollow" pubblicato un paio d'anni fa. Ed è il secondo capitolo di una saga "Spook'n'Horror" che comprende anche il precedente... e probabilmente anche gli albums seguenti. Purtroppo il promopack è privo dei testi... quindi, per comprendere ben bene la storia, credo sia preferibile acquistare l'album e leggere tutto nella inner-sleeve. Detto questo, possiamo comunque provare a descrivere i punti di forza dell'album in questione. Possiamo dire che "Manor Of The Se7en Gables" è un bellissimo album di Horror Metal che si avvicina di molto allo stile classico degli albums di King Diamond, ma dimostra anche una buona personalità. Diciamo che gli stilemi si orientano tra Heavy/Power Metal ed i più ferali riffs del puro Thrash americano. La produzione è ottima, i musicisti presentano tutti una perfetta perizia strumentale, così com'è presente un'ottima verve compositiva pienamente dimostrata dai principali songwriters (i due chitarristi Markus Johansson e Markus Ullrich). Oltretutto il tastierista Richie Seibel (degli Ivanhoe) infonde costantemente alla musica dei THEM una drammaticità paurosissima e goticheggiante, straordinariamente adatta al mood dell'opera. Un valore aggiunto, perfettamente inserito nel contesto di un disco Metal di questo tipo. Abbiamo anche un'intro ("Residuum") e due intermezzi ("A Scullery Maid" e "Peine Forte Et Dure") dove a supporto della musica abbiamo voci narranti e recitate, perfette per enfatizzare la storia narrata. KK Fossor ha il suo carisma, oltre ad una verve recitativa particolare, e... no, non eccede nei falsetti tipicamente Diamond-style. Però, devo dire che tra i migliori brani a mio avviso ci sono proprio quelli in cui, almeno nei refrain, c'é abbondanza di parti "falsettate": ho apprezzato molto la bella "Witchfinder", "Seven Gables To Ash" e l'epicissima finale "Punishment By Fire" (mi manchi molto, caro King... è troppo evidente?), ma ho gradito anche la più cattiva e pesante "Refuge In The Manor" e l'ottima "Maleficium" (un nome che è tutto un programma). Fanatici dell'Horror Metal e dei concept-albums goticheggianti, comperate questo bel disco. Ed usatelo per prepararvi spiritualmente, poiché... il ritorno discografico di King Diamond pare sia imminente. 

Voto: 8,5/10 

Alessio Secondini Morelli