SYLVAINE - Atoms Aligned, Coming Undone

Season Of Mist
Ritorno discografico per la polistrumentista Kathrine Shepard, la musicista norvegese torna col terzo disco del suo progetto Sylvaine. Un disco che è un coacervo di emozioni, la musica della nostra, è come l’onda del mare; può avere attimi di tranquillità ma anche avere episodi tempestosi. Tutto però viene ricondotto sotto il profilo dell’emozione; perché è questa la cifra stilistica della nostra; è impossibile non emozionarsi con la sua musica. Ad aiutare la nostra in questa nuova fatica intervengono altri due musicisti, tra i quali un vero superospite ovvero Stéphane Paut, meglio conosciuto come Neige (Alcest) Il brano che ci apre le porte percettive e uditive è la titletrack; accordi di basso insistiti vengono poi seguiti da riff di chitarra, batteria e il cantato della nostra angelico e emozionale. Un brano che fa da ponte tra il post-metal e certo tipo di prog rock moderno; grande brano dalla presa emotiva; la batteria e il basso sono complementari e svolgono non solo un mero accompagnamento, ma sono l’architrave e le chitarre donano pienezza al suono con il cantato soave della nostra. “Morklagt” inizia lenta con un riffing melodico in un mid tempo post-metal, la bade ritmica è potente e tutti gli strumenti sono chiari, la voce della musicista e compositrice è alta, pulita e dolce. Le linee di chitarra eseguono riff di taglio melanconico, ma poi ecco arrivare la progressione più veloce e intensa figlia del metal estremo con screaming e un riff più duro e tempi veloci di batteria; a dare colore melodico sono i synth che fanno da tappeto, e a dare aiuto alla melodia anche la chitarra da una mano. Un brano che da esempio di cosa è capace la nostra, ovvero di ribaltare lo spettro musicale ed emozionale per poi tornare a toni relativamente più lenti e melodici. “Severance” inizia con un riff in tremolo melodico e malinconico con i piatti della batteria che si sentono molto ben distinti e il basso che ricama trame; brano in mid tempo anche questo dal sapore prog con aperture melodiche e la voce dolce della singer che dipinge colori. Ma è solo un attimo, perché subito arriva la progressione black metal con screaming alto e sofferente; il brano poi ha una battuta d’arresto molto sognante con un arpeggio elettrificato e con lo screaming messo in secondo piano rispetto alla melodia malinconica. Un disco eccelso, una terza prova che fa capire che la ragazza ha tanta passione, cuore e capacità; non solo doti tecnico/strumentali, ma soprattutto di coinvolgere emotivamente chi ascolta il disco; si viene toccati dentro; eccellente. 

Voto: 8.5/10  

Matteo”Thrasher80”Mapelli