ANGUISH FORCE - Chapter VII

Dawn Of Sadness
Arrivano al settimo album i bolzanesi Anguish Force (esistenti dal 1995 con l'inflazionatissimo monicker di Anguish e dal 2003 con l'attuale). Con "Chapter VII" i nostri provano a deliziarci con una buona dose di "Old Fashion Metal". Ho detto "Old Fashion", e non "Old School", e per questo c'é una ragione. Nonostante la tecnica e la potenza "metallica" della band in questione siano presenti a livelli più che discreti, dopo aver ascoltato l'album permane un certo fastidioso senso di "retrò". Dopo un po' si scopre cos'é accaduto. Le tracce, se vogliamo, sono tutte buone Heavy Metal songs. Ma... fin troppo (o forse volutamente) stereotipate, nelle vocals come nei riffs e negli altrettanto prevedibili assoli di chitarra. A titolo di esempio, l'iniziale "Intro Chapter 7" strumentale di 2 minuti abbondanti. Una buona lezione di chitarrismo Metal, con una sezione ritmica diligente. E poco altro. Quest'album, nonostante sia nel suo complesso abbastanza potente e di una qualità tecnico/compositiva, ripeto, più che discreta, ha a volte l'aspetto di un semplice "compitino" diligentemente svolto. Per una band con tutti questi anni di esperienza... ci si aspettava forse un po' di più. E poi c'é la produzione. "Old Fashioned", appunto. Presenta alcune peculiarità, inclusi anche alcuni tipici difetti, dei dischi metal underground realizzati in Italia nei tardi anni '80. Buona resa sonora, ma limitata. Soprattutto nella potenza. Per carità, i nostri hanno tutti i numeri per assurgere ad uno status di "cult band underground" della loro zona, e diciamo così, pure a livello nazionale. Ma... non credo sarà mai più di questo. La concorrenza internazionale è spietata e ricca delle migliori potenzialità qualitative possibili (provate a cercare qui su Giornale Metal le recensioni di una qualsiasi band spagnola, a titolo di esempio). E a siffatti livelli, ho forti dubbi che l'album degli Anguish Force ce la faccia a rimanere impresso nell'ascoltatore. Capirei la cosa se questo disco fosse uscito nel 1988, ma nel 2018... i livelli qualitativi sono ben altri. Comunque, se l'operazione era appunto sfoggiare qualcosa di "Old Fashion Style", l'operazione pare riuscita. Soprattutto per la "pacchianeria" della cover finale di "Thunder In The Tundra" dei Thor, la band capitanata dal "mitologico" culturista John Mikl Thor. Bravini, insomma, per il modo in cui vi siete "scolasticamente" impegnati. Del resto, visto anche che il promopack ci è giunto privo di informazioni biografiche (difatti, ho dovuto sopperire a ciò con il sito web "Encyclopedia Metallum"!)... per il futuro, fate vobis. 

Voto: 6/10 

Alessio Secondini Morelli