DARK MILLENNIUM - Where Oceans Collide

Massacre
Quarta fatica per questo gruppo tedesco autore di un dark metal cadenzato, non troppo veloce. I nostri vengono classificati come progressive dark metal, qui di progressive c’è n’è pochino anche se le atmosfere oscure ci sono. La band tedesca è autrice di un disco che potrebbe piacere a chi ama il metal estremo dalle venature oscure e con qualche goticismo. L’opener “Vampire’s empire” mostra proprio quello che ho detto; aperture oscure, linee di chitarra pesanti, e growl vocals intelleggibile. Brano cadenzato, dai toni moderni, il lavoro di chitarra ha riferimenti al goth dark wave ma estremizzato a dovere. “Lovers die” è un brano in up tempo, riffing compresso di taglio moderno, qualche rullata e tastiere inquietanti. Le chitarre hanno linee aggressive ma non troppo, sanno anche creare un bel muro con la sezione ritmica quando essa accellera per poi tornare su lidi più cadenzati. “Insubstantial” è introdotta da un arpeggio oscuro di chitarre con parti in controtempo e un growl arcigno; buono il comparto ritmico e le chitarre che sanno dare anche linee goticheggianti. L’atmosfera oscura, morbosa è presente; la band sa ben creare un clima nero e pesante. “Disease, decease” ha un taglio moderno con riferimenti precisi, aperture melodiche nei chorus e un bel lavoro delle chitarre dai toni dark. C’è anche una parte in accelerazione con riffing compressi, la band sa creare atmosfere morbose e senza speranza, abbinando aggressività e melodia nel dualismo tra growl e cantato pulito. “Across the oceans of souls” riprende la melodia del brano precedente per espanderla con orchestrazioni generate dai synth creando un’aura melodica, goticheggiante e dai toni oscuri. Un buon disco che farà la felicità di chi ama il dark metal di taglio moderno che ha qualche sfumatura prog e goth. 

Voto: 7.5/10  

Matteo”Thrasher80”Mapelli