A.H.P. - Forakt Hat Og Dod

Avantgarde
Si può fare un disco black metal pregno di pathos usando solo due pezzi del quale uno è persino una cover? I più storceranno la bocca, ma invece ascoltando questo piccolo gioiellino creato dal polistrumentista di origine polacca Guinar si potrebbero ricredere. Un lavoro breve, ma intenso, che paga un tributo verso la scena norvegese in quel di Bergen non solo a livello musicale ma anche ideologico del movimento black metal delle origini della seconda ondata. L’opener “Among the dead” viene introdotta da un tappeto di synth inquietanti, oscuri e di taglio maligno. La malvagità è palpabile, per poi ecco arrivare l’attacco feroce in blast beat con chitarre, fredde come una tempesta di neve e uno scream rabbioso. Le tastiere contribuiscono a rendere inquietante il brano e maligno, c’è una parte in mid tempo dove riffing di taglio black metal dissonante ti penetra nell’anima per l’impatto nero e senza pietà. Un brano che è inquietudine pura con stacchi strumentali e accelerazioni furiosa con i synth in primo piano. La cover di “Tomhet” è stupenda con tappeto di synth e tastiere e suoni inquietanti di origine siderale, un viaggio freddo, inospitale e ricco di inquietudine, non ci sono né batteria, né chitarre, solo un freddo, atmosferico suono di tastiere. Un lavoro che è un sincero tributo appassionato ad un’epoca che è stata marchiata col fuoco dell’inferno e la passione del nostro verso l’oscurità è viva, grande ep. 

Voto: 8/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli