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| Aural |
Formazione Siciliana attiva dall’autunno 2011 trasferitasi poi al nord Italia, gli Al Ard creano musica black metal, industriale con forti elementi elettronici, volendo essere sintetici e volendo per forza classificare il tutto, nella realtà il loro genere non è ne definito ne etichettabile, ce lo dimostrano gli otto brani che compongono il lavoro omonimo, che ci propongono una band coraggiosa ed interessante, fuori da ogni schema e riga. È difficilissimo valutare questo lavoro che ai primi ascolti è apparso altamente slegato, ma poi emerge creando atmosfere singolari alternate a momenti di furia omicida e violenza, per non parlare dei momenti altamente ansiosi e pieni di pathos, con voci filtrate , urlate, ansimanti, sono presenti inoltre molti momenti eterei ed affascinanti, nonchè cupi dove le parti elettroniche sovrastano ed imperano. La violenza sprigionata è forte, e quando non c’e’ la velocità arriva l’ansia, il terrore, i suoni cupi e malvagi, Il disco si apre con una bella voce femminile che narra anche a tratti con toni ansiosi, con sottofondo una sorta di coro (magari in dialetto siciliano, incomprensibile per un bergamascotto come il sottoscritto) ed elementi elettronici, che fanno già intuire lo sviluppo dell’intero lavoro. Suoni elettronici ancora con voci pure fitrate. Atratti ascoltando il disco ti sembra di essere in un basso labirinto di corridoi grigi e malandati, con dei pazzi che ti rincorrono con accetta e motosega, con neon che lampeggiano e l’odore acre di muffa e di umiditò nell’aria… colonna sonora by Al Ard, non so se ho reso l’idea …
Voto: 7/10
Flavio Facchinetti