ROBERTO TIRANTI, "Con i Labyrinth c'è l'idea di fare un nuovo album" (ESCLUSIVA GiornaleMetal.it)


Allora Rob, è uscito da poco un live importante per i Labyrinth, il primo tra l'altro con Olaf (Thorsen n.d.r.) alla chitarra, visto che il primo che uscì era di supporto a Freeman...

Si è vero, è il primo con Olaf. Quello che uscì assieme a Freeman fu registrato in Giappone, nel corso del tour di Labyrinth nel 2004 ed era contenuto nelle prime 2000 copie del disco. 


Parliamo allora di questo ultimo live che tra l'altro vi vede in buona forma...

Si certamente. Avevamo voglia di farlo, ad ogni modo è stata un'idea della Frontiers. Avevamo una nuova formazione ed era anche l'occasione di festeggiare l'anniversario di Return Of Heaven Denied. Ne andiamo davvero fieri. Posso dire che c'è l'idea di un nuovo album. 

Col senno di poi vista l'uscita di un nuovo disco in studio, non sarebbe stato meglio registrare uno dei concerti che si sono succeduti? 

Da un punto di vista commerciale ritengo che questo sia più appetibile. L'ultimo disco secondo me è il migliore dopo Return To Heaven Denied, anche se io sono molto affezionato a tutti gli album dei Labyrinth. Però credo che un live che celebra il nostro disco più noto possa interessare a più gente. In fondo è il lavoro che ci rappresenta di più. 


Artisticamente Freeman oggi come lo valuti?

E' un ottimo album, ma differente a ciò che abbiamo fatto quasi sempre come Labyrinth. E' stato un album di rottura se vogliamo, assieme al successore, li amo moltissimo e li riascolto con piacere. Paradossalmente però forse avremmo dovuto cambiare nome perché musicalmente c'è qualcosa di diverso e non solo perché non ci fosse Olaf. Ad ogni modo ritengo che siano lavori molto belli. 

Quali sono i vostri programmi futuri?

Abbiamo in programma alcune date live importanti, come il ProgPower ad esempio. Abbiamo iniziato a scrivere qualcosa di nuovo, ma vogliamo capire come si evolveranno le cose. Ogni singolo componente ha i propri impegni e nel momento in cui riusciremo a creare qualcosa di importante lo faremo. Labyrinth è un progetto dove ci sono delle aspettative e dobbiamo farlo nel momento in cui ci crediamo noi e l'etichetta abbinate ad un insieme di componenti. 

Siete soddisfatti della Frontiers?

Si certamente, hanno fatto ciò che era in preventivo. Sono stati professionali e se la band è tornata è anche grazie a loro.


Come Roberto Tiranti stai lavorando al tuo secondo disco da solista?

Si certo, ho circa dieci pezzi pronti, ma ne voglio avere ancora un'altra decina prima di fare una scrematura definitiva. Ci sto lavorando ed al momento sono soddisfatto. Collaboro anche con nuovo autore, è un disco più a quattro mani, l'idea è quella al momento di partire con un singolo subito dopo l'estate o comunque prima dell'autunno. 

Seguirà la scia del disco d'esordio?

Non è detto. Il nuovo autore con cui collaboro, Francesco Ciccotti, è più impegnato nel pop, quindi tenderà più a quello stile, anche se ci sarà sempre qualcosa di rock. Come sonorità sarà più leggero e anche più italiano in un certo senso. Non per una ragione commerciale, perché alla fine le melodie le scrivo io e non per qualcosa studiata a tavolino, semplicemente nella sua scrittura si sta virando più verso il pop. 


Con La Storia New Trolls che situazione c'è?

Faremo molti concerti in estate. Non ci sono particolari progetti discografici. Certamente si prospettano molte date live. Siamo molto sereni e ci divertiamo tanto. 

Ci sono anche i Wonderworld...

Si certamente. Sta per uscire il terzo lavoro in studio. Credo che dovrebbe uscire tra Aprile e Maggio e sarà il primo nostro album che finalmente uscirà con un'etichetta discografica (Sliptrick n.d.r.), visto che i primi due erano autoprodotti. La label di occuperà di tutto ciò di cui sino ad oggi ci siamo occupati noi, come la distribuzione, la stampa e la promozione. Noi faremo ciò che sappiamo fare: i musicisti. 


Ma non ti fermi certo qui, c'è anche Ken Hensley vero?

Con Ken abbiamo in programma dei concerti importanti: due in Russia, uno in Germani ed uno in Polonia. Poi a seguire dovremmo registrare un nuovo disco in studio. Inoltre ci sarà un nuovo disco con i Mangala Vallis. 

Ti stai divertendo anche a cantare cover di cartoni animati, tipo Batman con i Trick Or Treat... 

E' vero. Alessandro Conti è un amico. Mi ha proposto una cosa davvero divertente e mi piace tanto fare queste cose, come ad esempio la cover di Bomber del film di Bud Spencer, registrata con Mattia Stancioiu (ex batterista dei Labyrinth n.d.r.) e Dario Beretta (chitarrista dei Drakkar n.d.r.). Sono cose belle che danno soddisfazioni, fatte bene e col sorriso. 

Roberto Tiranti è un artista a 360°. Ci sono gruppi come i Pooh che si sciolgono e da solisti ripartono da Sanremo, stesso dicasi per altri artisti con una carriera importante come Renga che dai Timoria è ripartito da Sanremo ed ora con Nek e Pezzali si ritrova a fare un progetto a tre. Parlando di te, artista con una carriera di spessore e con collaborazioni importanti: hai mai pensato di partecipare al Festival di Sanremo? 

Caro amico mio... e chi mi vuole? Lo dico con profonda umiltà.... non mi vuole nessuno. Non sono un cantante appetibile e che tra l'altro ha una certa età. Inoltre non ho mai fatto dei numeri tali che mi possano portare sul palco di Sanremo. Secondo il regolamento del Festival io dovrei partecipare con i “big”, anche per i numeri di vendite fatte con i Labyrinth. Ovviamente però è tutto finto. Chi sa chi è Roberto Tiranti? E' vero ci sono stato con i New Trolls, ma non ho mai fatto parte di quel mondo. Non sono un articolo che può interessare. Per questo continuerò a fare le mie cose in Italia e soprattutto internazionali e sono tutte buone cose. Però una partecipazione su quel palco non ha senso. Ora lavorerò con Ciccotti che è stato autore anche di brani importanti che sono finiti a Sanremo e questo potrebbe aprire nuovi scenari, come ad esempio qualcuno che possa finire al Festival con un brano scritto da me. Questo lo vedo più fattibile. Ma che io ci vada lo vedo impossibile, poi nella vita mai dire mai.... 


Per la tua carriera solista però ritengo che meriteresti di andarci.... 

Sicuramente e ci andrei volentieri. Se io avessi qualcosa di bello da dire e qualcuno dovesse invitarmi, non vedo perché non dovrei andarci. Il mio mestiere è quello di cantare e quale posto migliore c'è di Sanremo, ma per un cantante come me, bisogna andare con un pezzo che abbia dei contenuti. 

Che soddisfazione ti ha dato far parte del progetto “Coliandro” e lavorare con Pivio ed Aldo De Scalzi?

Io non mi pongo mai problemi, loro sono principalmente amici. Aldo è come un fratello e lavorare con loro ti porta sempre a fare delle cose importanti. Lavoro talmente bene con loro che a me interessa più lavorare con questi due grandi artisti che la rilevanza del progetto. Se ci sono loro so già che è qualcosa di bello. Sono anni che fanno cose buone ed io sono contento di farne parte. Con Coliandro abbiamo fatto cose bellissime, ma ne abbiamo fatte tantissime. Quando ragioni così con entusiasmo fai sempre cose belle. Fu così anche per i Labyrinth quando facemmo Return To Heaven Denied. Quando fai le cose senza aspettarti nulla di specifico, fai sempre cose belle. E' un insegnamento di vita.   

Maurizio Mazzarella