PIERPAOLO SCURO - Tu che Guardi

Dormiveglia Dischi
‘Le parole sai, fanno male come una violenta punizione.’ Pierpaolo Scuro, artista tarantino, fondatore e componente della band ‘Silenzio Insipido’ dal 2007 al 2010, impegnato attualmente come polistrumentista dei Tuesday’s Bad Weather, ha dato inizio alla sua carriera da solista nel 2006. Autore dal grande carisma, presenti nei suoi lavori due anime totalmente opposte, una rock punk trasgressiva, l’altra più intima e cantautoriale. I suoi brani parlano di vita vera , storie e racconti vissuti, sono evidenti i legami con la terra natia, la Puglia è presente ovunque. I temi trattati vanno da quelli sociali, con atteggiamento critico, al sentimento di paternità, così come non rinuncia alla parte leggera della vita e pone in primo piano anche i dubbi esistenziali. Per ‘Dormiveglia’ dischi presenta “Tu che Guardi”, che più di ogni altra cosa esalta e valorizza le sue doti da cantautore facendo emergere una natura intimista e profonda. Questo album ha visto una lunga gestazione, circa due anni e la l’eterogeneità del lavoro emerge con tutto il suo splendore nelle 10 tracce. Tutto questo si apre con l’impronta del funk in “Nella passione non si vede“, forte carica che si appresta a declinare con la seguente “Non cercarmi Mai” pezzo dall'incisivo sapore pop, ci mette l’anima qua dentro, sentimentale e dolcissima.

Uno dei pezzi più belli si presenta “Deserto”, ascoltando il testo scatta la voglia di andar via, allontanarsi dalla realtà in cui viviamo, critica alle verità rivelate e alle religioni; ha una soffusa base elettronica e una carica introspettiva da paura. Una riflessione sul passato, con annessi scelte e pentimenti troviamo in “Tempo”. Spazio anche alle relazioni e all’amore, un rapporto ormai freddo descritto in “Una notte Ancora”, segue un’altra parentesi melodicamente poppeggiante con “Torna e scompare”. Breve capitolo poiché si torna con il rock pazzesco e arrabbiato in “Io non posso fare niente”. Pianoforte e voce accarezzano “Bambino”, un padre cerca di avere un rapporto sincero con il figlio mentre partono le rassicurazioni sulla sua presenza nel cammino della vita. Chiude il platter “Troppo” ancora presente l’anima cantautoriale e la schiettezza. Scritto, registrato, suonato e prodotto dallo stesso Pierpaolo questo disco cela un percorso importante di maturità artistica. Belle ed accattivante l’anima poliedrica del disco, non resta che complimentarci con il nostro conterraneo che unisce la tradizione musicale italiana con l’anima rock internazionale senza rinunciare alle invettive costruttive e all’anima. “Non esiste religione, oppure una morale a cui affidarsi ciecamente, sperando in un premio finale.” 

Voto: 9/10 

Angelica Grippa