ICEFISH - Human Hardware

Autoprodotto
In un corridoio le cui pareti sono composte da giganteschi Mainframe Computers, una mano robotica sbuca dall'alto cercando di scippare l'anima di un "esemplare" umano moralmente e fisicamente stremato. L'illustrazione della copertina del primo degli Ice Fish "Human Hardware", parla chiaro sul loro concept distopico-fantascientifico. Musicalmente illustrato con una vena Prog Metal padroneggiata con assoluta maestria da tutti i musicisti coinvolti. Non è la solita manfrina/sviolinata su un gruppo di connazionali che il recensore di turno vuol pompare a dismisura, giuro. La qualità di questo disco è internazionale. Ma da dove parte il progetto Ice Fish? Semplicemente, dall'aggregazione di ottimi musicisti, attivi in varie bands, con il proposito di fare appunto splendico Prog Metal, compositivamente e tecnicamente eccelso, e con un apparato concettuale adulto e basato sulle osservazioni e meditazioni riguardo gli sviluppi alienanti della nostra società attuale, sempre più tecnocratica. L'amore comune per la buona musica unisce musicisti con propositi comuni a discapito delle barriere fisiche poste da nazioni e continenti. Ecco quindi che il bravo e conosciuto chitarrista/didatta Marco Sfogli (PFM, James LaBrie), il bassista/cantante Andrea Casali (Astra) ed il tastierista Alex Argento uniscono le proprie forze con il leggendario drummer australiano Virgil Donati (recentemente noto per aver prestato il suo operato a Mark Boals e Planet X, ma ci sarebbe da compilare un curriculum su di lui davvero lungo e sfaccettato!) per partorire un discone che sicuramente rappresenta quanto di meglio nel Prog Rock/Metal possa venir proposto negli ultimi tempi.

Per la realizzazione dell'album i nostri si sono avvalsi del crowdfunding, ed il risultato supera ampiamente le aspettative qualitative. Stupisce Sfogli per l'uso della chitarra a 7 corde e per l'infusione di suoni moderni esplorati in tutto e per tutto. Il resto della band funziona alla grande. Una cascata di tempi dispari complessissimi ma sorretti da un solido songwriting, parti prettamente "metalliche" associate ad attimi più intimisti e pregevoli guitar solos (spesso di derivazione fusion), ottimi refrain, sostenuti perfettamente dalla voce espressiva ed esperta di Andrea. Ciò che fa molto bene al cuore in questi 45 minuti abbondanti di musica, è che nonostante i nostri abbiano scelto un linguaggio musicale complesso, questo viene esclusivamente impiegato per confezionare un album artisticamente riuscito in ogni suo aspetto, piuttosto che per dar mero sfogo alle abilità tecniche dei singoli musicisti. La produzione (davvero grazie al crowdfunding!) è non solo perfetta, ma addirittura avveniristica. Qua e là sono stati dati dei ritocchi "fantascientifici" in studio (filtri su chitarra e tastiera, fade-in al contrario) che rendono il lavoro ancora più perfetto, ma lasciano immacolata la sostanza musicale dei nostri. Gli Ice Fish hanno portato l'elemento Prog del Metal a livelli "stellari". E tutti e quattro sono determinatissimi a dare un seguito a quest'album, considerandosi da subito una vera e propria band dalle intenzioni serie, piuttosto che un mero side-project. Bene, se queste sono le premesse, ne vedremo delle belle. Intanto faccio a loro i miei più cari auguri perché riescano a sfondare internazionalmente. La qualità musicale deve essere premiata, ne sono convinto, con pari successo. E "Human Hardware" è un album di Prog Metal Avveniristico che di qualità ne ha da vendere. 

Voto: 9/10

Alessio Secondini Morelli