ULVEGR - Vargkult

Ashen Dominion
Ritorno col botto dopo solo un anno dal precedente disco “Khaos manifest” per gli ucraini Ulvegr. Un ritorno della più pura fiamma nera; perché i nostri Helg e Odalv che hanno militato in formazioni estreme della loro patria come i celeberrimi Nokturnal Mortum, generano un disco di dolore, rabbia, morte e pura violenza sonora senza risparmiare nessuno. Un puro concentrato di violento black metal senza compromesso alcuno, i nostri mirano a distruggere tutto ciò che incontrano sul loro cammino. L’opener “Rune ice frozen hatred” è solcata da riffing gelidi, maligni, tempi veloci di batteria e screaming gelido, maligno e acidissimo; l’ossessività dei riff è pregna del verbo del più puro metallo nero; la melodia è quasi bandita, l’odio, il gelo e la furia sono solo presenti in questo brano. “The end is near”,la fine è vicina ascoltando questo brano, un brano che è maligno, i riff che richiamano la tradizione black metal nordica si fano sentire e rendono tutto gelido, furioso e distruttivo; il blast beats è potente, compatto e lo screaming proveniente dal nero della notte, non vuole fare prigionieri.

C’è anche un rallentamento in up tempo, con un gran lavoro di chitarre che graffiano e la batteria è una mitragliatrice con rullate pesanti e di ottima caratura tecnica. “Death is our law” è l’ennesima rasoiata black senza pietà, un up tempo pesantissimo dai retaggi death metal ma con in più la malignità del black metal più furibondo e malvagio. I riffing sono serrati, la batteria e il basso compatti e mirano e distruggere tutto in comunione con lo screaming gelido e assassino del singer che mira solo a travolgere il tutto; il brano ha anche cambi di tempo con sfuriate in blast beats nerissimi e precisi come cannonate. “We remember the blood” ha un feeling alla Marduk per la ferocia del blast beats e l’ossessività del riffing, la batteria alterna blast beats a tempi percussivi, tecnicamente sono un panzer; grande brano distruttivo, screaming alto e acidissimo. Un disco grandioso per la fierezza e il vero amore per il più malvagio black metal, qui non c’è salvezza; solo dolore, sangue e morte. 

Voto: 8.5/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli