TIERRA SANTA - Quinto Elemento

Maldito
"Sangre del diablo!" come direbbe Tex Willer. Ma è mai possibile che in territorio Latino (Penisola Iberica, Centro/Sud America) vi siano così tante ottime realtà, anche longeve, ma ancora per noi tutte da scoprire? Questo mi chiedevo anche quando recensivo l'ultimo monumentale live dei Mägo de Oz. Ed ora, ci risiamo. I Tierra Santa esistono da più di vent'anni e sono all'11mo album. Il loro Heavy Metal di matrice classica ha la particolarità di esser cantato nella loro lingua madre: lo Spagnolo. "Quinto Elemento" è il titolo del disco. Ed è davvero un bel disco, ragazzi. Se il cantato in spagnolo può spiazzare almeno all'inizio, dato che siamo tutti sempre abituati a ugole anglofone, una volta entrati nello spirito dell'album in questione, si rimane piacevolmente deliziati. I nostri ce la mettono davvero tutta. La produzione è ottima, la perizia strumentale anche, e le composizioni, nonostante un po' "adagiate" sugli stilemi dell'Heavy/Power melodico, dimostrano di essere ben più che un esercizio di stile.

Le keyboard-parts sono sempre presenti ma mai invasive, e riescono ad aggiungere epicità all'epicità. Brani cavalcanti ed epici come "Caìn" e "Hombres Sin Tierra" sono dimostrazione di una padronanza del linguaggio Metal che oramai ha partorito parecchi capolavori in terra iberica. In effetti mi rendo conto che la Spagna non è tutta "heroes del silencio". Anche "metalmente parlando" (come diceva il mio buon amico DJ Veleno alcuni anni orsono) va riscoperta, se in quei lidi esistono bands ancora più longeve, e considerabili ormai Storia del Metal europeo, come gli storici Ángeles del Infierno, attivi dal 1980. Ecco, i Tierra Santa potrebbero anche essere degni eredi dei "maestri" appena citati. Ascoltando tracce come "Donde Moran Los Malditos" e "Fuego En El Paraíso" ci si rende conto tra l'altro che difficilmente i nostri si sarebbero espressi in maniera ottimale evitando di utilizzare il loro linguaggio nativo. Bravi, dunque. Nonostante le loro composizioni partano da schemi relativamente semplici, riescono ad acchiappare l'ascoltatore. Consiglio "Quinto Elemento" tanto a chi ama lo Spagnolo come lingua, quanto a tutti i Power Metallers che si vogliano cimentare nell'ascolto dei loro stilemi musicali preferiti anche associati ad un'espressività lirica differente da quella tipicamente anglofona, ma altrettanto nobile e dignitosa. Quella spagnola, appunto. Grita hoy: "¡Libertad!" 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli