HELL'S GUARDIAN - Intervista alla Band


Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?                                                                            

-Questo, per noi, è il nostro primo album in studio e si intitola Follow your Fate. È stato registrato presso lo studio di registrazione Media Factory di Esine (BS), prodotto da Fabrizio Romani. L'album presenta undici tracce di cui otto inedite, due intro e un medley incentrato sui temi principali della colonna sonora del Signore degli anelli. L'album presenta alcuni special guest, tra cui Lisy Stefanoni (Evenoire), Davide Cantamessa (Taste Hematic Chains), Mauricio Carrion (Taste Hematic Chains, Faust, Infinity), Fabrizio Romani (Infinity, Skylark) e Sabrina Moles. L'artwork è stato realizzato da Jan Örkki Yrlund (Darkgrove Design), disegnatore, il quale ha lavorato con band di spessori quali Manowar, Korpiklaani.  

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?                                         

-La nostra band è nata nel 2009 da un idea di Dylan e Freddie, alla quale poi si sono aggiunti Cesare e Pietro. Inizialmente ci siamo presentati come cover band di gruppi come Ensiferum, In Flames, Amorphis, per poi proporre brani nostri. In questi anni abbiamo condiviso il palco con band come Vision Divine, Furor Gallico, Evenoire etc. Nel 2013 ci siamo recati in studio per registrare Follow your Fate. 

Come è nato invece il nome della band?                                                     

-Il nome della band è nata da un idea di Dylan, il quale dopo una lite abbastanza accesa, si è guardato dentro capendo di poter direzionare l'ira e la rabbia verso qualcosa di più profondo, proprio come se fosse un guardiano infernale che nel momento di litigare e dare libero sfogo alle emozioni, ha liberato rabbia repressa ma ha saputo nel contempo controllarla; e dunque è nata l'idea di un guardiano dell'inferno. Un impulso, un simbolo in grado di trasformare un ragazzo tranquillo in un animale pieno di rabbia e violenza.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?                                              

-Nei nostri testi affrontiamo il tema delle leggende dei nostri paesi d'origine: racconti tramandati di padre in figlio, da noi rielaborati e riadattati per il nostro genere musicale. I testi, nella nostra musica, rappresentano parte integrante del significato che vogliamo esternare, dunque emanano un senso di epicità e universalità a livello di contenuti che rendono complete le canzoni, e allo stesso tempo speriamo che rendano completi coloro che le ascoltano.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?                                     

-Secondo noi, gli elementi della nostra musica che possono incuriosire l'ascoltatore potrebbero essere le melodie, il growl potente di Cesare, la voce di Pietro che rimanda al cantato melodico degli Amorphis. Indubbiamente le qualità principali della nostra musica sono il sound corposo miscelato tra aggressività e melodia.

Come nasce un vostro pezzo?                                                              

-Un nostro pezzo nasce da un riff o una melodia proposta da uno di noi, per poi essere rielaborata e riarrangiata in gruppo. infine il tutto viene adattata una linea vocale: in semplice, prima musica e poi testo.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?                                                                  

-Indubbiamente, Neverland da un punto di vista tecnico è la canzone più completa. Invece da un punto di vista emozionale è Away from my fears, la quale prossimamente sarà girato anche un video.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?                                      

-Le Band a cui siamo legati maggiormente sono i primi In Flames, Amorphis e Ensiferum le quali richiamano sia il cantato in growl, sia quello pulito e le varie melodie.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?                                                    

-Per il momento stiamo valutando molto il nostro futuro: in questi mesi organizzeremo delle date live nei mesi di ottobre e novembre per promuove al meglio il nostro album. Presto definiremo al meglio il nostro futuro. 

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?                                 

-No, per il momento è meglio concentrarci sulla semplice promozione del disco e suonare il più possibile dal vivo.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?                 

-La scena musicale italiana presenta delle proposte interessanti, ma come è risaputo in Italia e non solo, mancano i fondi, per cui la gente non è più interessata alla copia fisica del disco, e preferisce limitarsi al semplice ascolto dal web. Di conseguenza, a causa di questa crisi economica, che purtroppo intacca anche il settore musicale, l'affluenza ai concerti è sempre più limitata per il motivo che ormai le persone preferiscono andare ai live delle band preferite piuttosto di scoprire nuove proposte.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?                                

-Internet, sicuramente, per le band come noi, rappresenta uno strumento di divulgazione e promozione a livello internazionale; grazie ai social network e ai canali musicali di streaming, l'ascolto di band emergenti viene ovviamente semplificata. Quindi si, possiamo affermare che al giorno d'oggi, internet rappresenta una via di comunicazione ideale per farci conoscere al meglio. 

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?                               

-Siamo dell'idea che il talento di un musicista non deve risultare ostentato, in quanto nel momento in cui ci si trova su un palco, entra in gioco l'emotività ( ansia da prestazione, agitazione etc.) possono influire sulla performance, dunque è meglio comporre pezzi in cui vi è una base solida di sicurezza per far si che durante un live si riesca a riproporre al meglio ciò che è stato registrato in studio.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?                                  

-Sicuramente. Ognuno di noi ha i propri idoli con i quali gradirebbe collaborare in un futuro prossimo.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?                      

-Speriamo di aver creato un buon lavoro e ci auguriamo che possa piacervi. Supportiamo il Metal italiano e grazie per averci dato l’opportunità di farci conoscere!

Maurizio Mazzarella