LINDEMANN - F & M

Universal Music Group
Secondo album dei Lindemann, side-project del blasonato cantante dei Rammstein Till Lindemann e dell'ormai famoso produttore nonché chitarrista degli Hypocrisy Peter Tägtgren. Il progetto si regge completamente sulla motivazione dei due di fare musica assieme. Dopo l'esordio di qualche anno fa, titolato "Skills In Pills", in occasione di questo "F & M" il grande Till decide di abbandonare l'idioma anglofono per tornare ad esprimersi in lingua madre, come suo consueto negli 'stein. Ovviamente l'album risulta, a livello di sonorità, pesantemente dominato dal gruppo madre di Lindemann. Vale a dire, martellante e potente Industrial Metal con il consueto, carismatico ed eccelso cantato baritonale in "linkua germanika" che fece grande la band berlinese. Completano il quadro sonoro alcuni arrangiamenti Symphonic come nell'iniziale "Steh Auf", un paio di pièce dall'atmosfera più placida e tranquilla come l'orchestrale e parecchio drammatica "Schlaf Ein" (e qui Till eccelle in carisma) e l'acustica "Knebel", qualche influenza Goth come in "Blut" e una spruzzatina di arrangiamenti techno come in "Platz Eins". Non manca neppure il sense of humor che ognitanto fa pure capolino nelle opere dei Rammstein, come nell'elettro-ambient "Mathematik", che ha un testo dove si elencano tutti i tipi di operazione matematica (a volte pare d'intravedere lo spettro di "Pocket Calculator" dei Kraftwerk), oppure nell'irresistibile tango di "Ach So Gern", che personalmente mi ha fatto davvero... morire (è presente comunque una versione più "canonicamente" Techno/Industrial Metal della stessa song come bonus finale). Dunque, tirando le somme: un disco ben prodotto ed apprezzabile nel suo complesso, "manieristico" se vogliamo, consigliato in primis ai fans dei Rammstein e di Lindemann. Non so immaginare in quanto ed in cosa si discosti formalmente dal discorso musicale della band madre. Provate ad ascoltarlo. Magari potrebbe dettare gli stilemi del futuro musicale di Lindemann con o senza la sua band.

Voto: 8,5/10

Alessio Secondini Morelli