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| Avantgarde |
Quattro lunghi brani fanno da oggetto a questo lavoro dei Earth and Pillars, che ci porta sia in lande desolate, che in sinistri posti dove il freddo è sempre presente e dove la luce del sole cala presto durante la giornata. Il combo italiano si è formato nell’ormai lontano 2014 ed approda dopo un lustro al suo quarto full-lenght. Il loro atmosferic black metal ci cattura alla grande, sia nei passaggi che nell’ossessività dei riffs e nel loro ripetuto ripetersi con sfumature che sotto sotto sono diverse e progressive, il brano infatti si sviluppa e si evolve in continuazione, pur rimanendo sempre fermi e saldi alle radici che vogliono il genere in un determinato modo. Le atmosfere sono ben calibrate rispetto al resto del suonato, non sovrastano il tutto rendendo l’album vero e genuino. Se devo trovare a tutti costi una critica, devo dire che l’album mi sembra un po’ statico, ma questa è una mia impressione personale, più che un dato di fatto oggettivo, nel senso che le atmosfere sono sempre quelle, ma alla fine può anche andar bene così…. I ragazzi devo invece dire che non si risparmiano di nulla e suonano alla grande! Ottimo il cantante, la voce mi è piaciuta molto, una voce potente, mai banale, possente e grossa. Tirando le somme un discreto lavoro che porta una nuova tacca sulla pistola agli Earth and Pillars. Avanti così !!
Voto: 6/10
Flavio Facchinetti