ANNO MUNDI - Land Of Legends

Black Widow
Il nuovo contratto per Black Widow Records pare abbia giovato ai romani Anno Mundi, che dopo tre vinili autoprodotti (i primi due dei quali, un album e un EP, sono diventati l'esordio discografico su CD intitolato "Window In Time" per BTF nel 2013), realizzano un grandissimo nuovo album. E grazie soprattutto all'ingresso in formazione del cantante Federico Giuntoli (ex-Martiria) paiono vivere un momento creativamente felice. A livello musicale, gli Anno Mundi sfoderano un lavoro davvero ottimo, con una solida vena compositiva, dove non viene disdegnata una certa ecletticità. Land Of Legends è composto di brani dall'anima Hard e Prog assieme, perfettamente bilanciate. E tanto i riff di chitarra, ancora di richiamo sabbathiano, quanto le vocals magistralmente recitate da Freddy, caratterizzano molto bene il loro sound ormai consolidato. Si ha effettivamente la sensazione di un'avanzata maturità, vissuta da tutta la band al completo. Così come il livello compositivo del batterista Gianluca Livi, del chitarrista Alessio Secondini Morelli e dello stesso Federico, pare esser sviluppato con intelligenza e la giusta carica emozionale. Ad inizio disco troviamo una heavy ballad molto riuscita come Twisted World's End, forse la miglior interpretazione vocale di Giuntoli, nonché contenente un ottimo assolo del chitarrista Alessio. La lunga suite Hyperborea si staglia invece tra intense suggestioni acustiche e folk (ospite blasonato alla chitarra acustica è Renato Gasparini degli Agora'), passando per passaggi rumoristici e trasformandosi in un composito brano Hard/Prog dal finale estremamente epico e arioso. Alla fine del primo lato è presente poi "Dark Energy", brano acustico dall'arrangiamento psichedelico e spaziale, che ricorda un po' il Bowie di "Space Oddity". Segue poi la cangiante e sperimentale "Hyperway To Knowhere", completamente strumentale, e costruita su trame Jazz/Prog dove la fa da padrone negli arrangiamenti il tastierista Mattia Liberati (anche negli Ingranaggi Della Valle), e che presenta una lunga sezione "jam" di assoli di chitarra in duetto tra Alessio e Flavio Gonnellini (presente in formazione come bassista). Si conclude con l'altra suite Female Revenge, che mostra la natura più Heavy dello stile degli Anno Mundi, alternando le pesantezze rallentate dei Sabbath più anni '70 ad un refrain melodico molto accattivante, e cambiando di nuovo, verso la fine, in un "movimento" più affine al Prog, con presenza di tastiere e della voce femminile dell'ospite Francesca Luce a duettare con Freddy. Land Of Legends è certo un album eclettico, compositivamente molto variegato, ma con una natura anche immediata, grazie ad un livello tecnico-compositivo che non fallisce mai. Il sound della band si sta evolvendo, sempre mostrando la giusta coerenza di fondo con il recente, consolidato passato artistico. Se la precedente uscita discografica autoprodotta su vinile, Rock In A Danger Zone, dava già una buona impressione in questo senso, Land Of Legends conferma questa buona impressione, aprendo sicuramente la strada verso le coordinate del nuovo percorso artistico di una band ormai matura e convinta dei propri mezzi.

Voto: 10/10

Maurizio Mazzarella