KOZA NOZTRA - Sancta Delicta Atto II

Autoprodotto
Distopia! Futuro negativo oltre ogni immaginazione. Oligarchia occulta. Dominio con la forza, esercitata tramite pedine sacrificabili. Perdita anche della sola coscienza delle libertà individuali. Estinzione di massa. Inesorabile regressione morale dell'individuo. Perdita dei valori umani. Collasso della civiltà. Credevamo forse che l'unico modo per rappresentare gli ultimi giorni della razza umana fosse nella letteratura di Orwell, nell'Apocalisse di Giovanni, letta come opera astratta dalla realtà? Se è così... non siamo tanto bravi a leggere i segni, che inequivocabili ci circondano lungo tutto il nostro vivere quotidiano. I Koza Noztra, invece? Loro, quei segni paiono averli già afferrati, metabolizzati ed interpretati da Illo Tempore. Sono avanti a noi da tanto così... che sono già in grado di rappresentarli in musica con un senso artistico... spiazzante, che riesce a trascendere i cosiddetti "generi". Dico questo ben conscio che il loro linguaggio musicale poggia le sue radici nel Rock-Metal, nonché... nell'operato di una grande band del passato che ha il pregio di esser stata considerata da Jello Biafra in persona come l'unica band italiana che valga la pena di ascoltare. Indovinate di chi parlo? Della leggenda underground Disciplinatha!!! Certo. Ma i Koza Noztra cercano di spingersi più in là rispetto ai tempi pioneristici dei giganti bolognesi. Ci riescono? Beh... direi di sì. La rappresentazione della realtà del nostro paese in chiave di "lettura tra le righe" da parte dei Koza Noztra è profonda, angosciante. Perfino visuale. E passa anche per gli pseudonimi coloriti che i nostri adottano per rafforzare il concetto. I due cantanti sono L'Onorevole e L'Annunciatrice. Alle chitarre abbiamo Il Diacono e Recupero Crediti. Calibro 9 al basso e Il Trafficante alla batteria. Il sarcasmo con cui vengono vergati e recitati i testi delle canzoni è tagliente e corrosivo più della distorsione della chitarra. "Tempo Di Crisi" descrive il vicolo cieco morale, culturale e materiale a cui ci hanno condotto i nostri scellerati oligarchi occulti (i quali, se non sono esseri tangibili, possono comunque manifestarsi sottoforma di idee pericolose e destabilizzanti, alle quali assolutamente nessuna mente mortale può essere immune), nel convincerci che nell'iniquità e nell'annientamento dei valori umani sia insita l'unica soluzione per andare avanti, spacciandosi per la cura dopo aver costruito loro stessi il male. "Koza Noztra", ispirata a "Ka-Ching" di Shania Twain, è la glorificazione dello stato di cose mafioso, che mortifica il merito dell'individuo per promuovere il sistema dell'arrivismo a tutti i costi, la corsa al successo come unico ideale nella vita di ogni persona, con buona pace di scrupoli e sentimenti umani (ovviamente non si parla solo della mafia in quanto tale, ma di ogni sistema di potere accentrato... foss'anche la partecipazione ad un reality show: bello, vero?) Il cosiddetto velo di Maya cala d'improvviso nel concept dei Koza Noztra. E ci accorgiamo, in "Essi Vivono", di quanto spregevoli appaiano le azioni di chi comanda dalle stanze dei bottoni più nascoste, manovrando a proprio piacimento l'opinione pubblica imperante all'interno delle miserabili menti che appartengono alla massa. Massa che ognitanto può anche essere "potata" e rimodellata a proprio arbitrio, magari con qualche bell'omicidio di stato, strage o azione terroristica costituita ad hoc, come viene rappresentato in "La Valle Dei Morti". "Illuminata / Magia Nera" si avvale addirittura dell'apparizione, come ospite. del mitico Agghiastru (indiscusso capostipite della scena Black Metal siciliana con Inchiuvatu, Astimi, Lamentu), per rappresentare il solenne quanto blasfemo rituale d'acquisizione del dominio incontrastato da parte degli Illuminati della Massoneria deviata sulla società contemporanea... proprio come fosse un malefico incantesimo, dove ogni atto di destabilizzazione globale è un ingrediente mescolato nel calderone del male... ed i risultati migliori sono le TRE guerre mondiali. Sì, la terza deve ancora arrivare, e sarà un autentico capolavoro! E poi... ogni più piccola deviazione dalla strada maestra per noi già approntata da parte dei "re del mondo" viene punita severamente con uno "Stato D'Assedio", come nell'omonima canzone, che porterà alla distruzione totale, finalizzata poi alla conseguente ricostruzione sotto parametri via via sempre più controllati. La tensione sociale viene qui descritta nel suo stadio finale. Oltre ciò, resta solo un "Requiem" strumentale, da parte di uno stato di cose che oltre al danno mostra anche la beffa, fregandosene delle vittime della vera guerra perché... non c'é altro spazio quando si pensa solo al proprio tornaconto personale. Ma da "Gli Ultimi Giorni Dell'Umanità" di Karl Kraus, è tratto il "Coro Delle Ausiliarie" dove le stesse ci avvisano che, dopo la quiete, il pericolo destabilizzante, al momento universalmente considerato causa della guerra globale appena terminata, resterà sempre in agguato. Ogni volta che un individuo vorrà accentrare il potere nelle sue mani... dovrà fare i conti con la seduzione di queste "puttane della gioia". Molto ancora si potrebbe scrivere sull'opera dei Koza Noztra... tanto breve (circa mezz'ora) quanto complessa e ricca di risvolti filosofici e (fanta)politici. Vi basti sapere che questa particolare concept-band ha all'attivo, con questo "Sancta Delicta Atto II", ben sei album. E il prossimo sarà... l'ultimo in tutti i sensi. Probabilmente, i nostri sono arrivati ad un'importante conclusione logica: il punto di non ritorno è ormai passato. Per sua stessa mano, la civiltà si sta auto-decimando. Posso anche capire quanto un album del genere possa esser considerato "pesante e nichilista" ai più... oppure, forse mi sbaglio. Forse in molti ritroveranno i propri pensieri, le proprie riflessioni su certi argomenti nei testi dei Koza Noztra. Allora, potremmo dire che l'umanità sarà diventata un po' più vigile. Un po' più cosciente dei corsi e ricorsi della storia. E ci sarà sempre qualche "focolaio di rivolta" attento a discernere la perversione sociale prima che sfoci nell'inevitabile. Voglio sperarlo. Giacché so bene che "chi controlla il passato controlla anche il presente e quindi il futuro" per dirla alla Orwell. I Koza Noztra oggi, come i "pionieri" Disciplinatha più di 30 anni fa... ci stanno IMPLORANDO di conservare la nostra MEMORIA. Diamo loro ascolto. DifendiamoLa ogni giorno. P.S.: Jello Biafra, cosa ne pensi dei Koza Noztra? 

Voto: 10/10 

Alessio Secondini Morelli