METALITE - Biomechanicals

AFM
E no eh! Sono pronto a tutto... ma non al Metal per truzzi! Questo è il secondo album degli svedesi Metalite (monicker che dovrebbe spiegare da solo moltissime cose!) Band che propone un Metal melodico con voce femminile e qualche influsso Power. Ma quello che caratterizza per la maggiore la musica del quintetto sono gli arrangiamenti elettronici, copiosamente presenti su ogni brano, derivanti dalla musica "trance". Insomma la musica da discoteca per i cosiddetti "truzzi". So che questo potrebbe costarmi parecchie accuse di chiusura mentale (a me???), ma proprio non m'importa nulla. La produzione curata da Jacob Hansen nei suoi studi di registrazione garantisce una nitidezza di suoni che da a "Biomechanicals" una veste sonora professionale. Per carità. Ma ogni brano di questo disco, OGNI singolo brano (tranne la conclusiva "Victory Or Death" che è perlomeno decente), risente di questo continuo scontro di ambientazioni sonore, che non vanno assolutamente bene assieme. Le chitarrone del Metal... in continua contrapposizione all'elettronica che solitamente caratterizza i dischi di gente come Alan Walker e The KLF? Menomale che perlomeno la batteria è "fisica", e i nostri ci risparmiano i ritmi sintetizzati e patinati della techno! Vi rendete conto che qui si scontrano in continuazione due mondi anche concettualmente differenti? Il metallaro amante delle chitarre rozze e potenti e dei ritmi violenti che lo fanno pogare. Il truzzo "leccato" che si perde nel buio della dancefloor tra le strobo ed i suoni frenetici quanto sintetici creati dai DJ. Mi dispiace, ma le energie di quest'album, seppur ripeto confezionato con tutti i crismi della professionalità, non sono per nulla positive. Oltretutto, la performance vocale di Erica Ohlsson sconfina spesso e volentieri nel Poppeggiante, costantemente super-stratificata e patinata com'è. Per quale motivo pensavate avessero in formazione una cantante femminile bella-e-brava-di-tipo-nordico? Per richiamare qualche truzzo in più, probabile. Ripeto: non è chiusura mentale. E' solo che quando si crea musica si presume che si debba farlo per creare un prodotto artistico, certo, ma che sia un minimo basato su delle "good vibrations" oggettive. Qua non ne vedo. Non vedo il nesso per questo miscuglio tra due ambienti musicali che... pur messi assieme, se ne vanno ognuno per la propria strada senza mai realmente incontrarsi. Il 5 come voto è solo perché, nonostante tutto, dimostrano di essere discreti musicisti. Ma se volete un consiglio, levatevi quell'elettronica danzereccia dalle scatole, che è di troppo. Oppure... togliete le chitarre e fate Trance/Techno. Insomma, decidetevi. Passo e chiudo. 

Voto: 5/10 

Alessio Secondini Morelli