THE ZOO - The Zoo

Autoprodotto
Un riff assassino e potente si scaglia verso di me, lasciandomi senza parole. Mi zittisco proprio quando la band comincia a fare sul serio col pezzo che parte: Seven sins a week. Un ottima produzione degna “dei migliori” avvalora i brani che sono stupendi già di loro stessi, anche se fossero registrati in cantina con un antico registratore. Di alta caratura anche i bellissimi assoli melodici. Siamo in ambito rock melodico / Hard Rock / AOR. Questo disco e questo progetto sembra raccogliere in modo eccellente, ed appieno l’eredità, di tante band e di tanti anni passati. La voce carismatica del bravissimo vocalist (Roberto Tiranti) fa sognare, si districa tra pezzi alti e caldi creando melodie che canti dopo pochi ascolti come se fossero tue da anni, gli strumenti sono tutti ottimamente calibrati all’interno di ogni brano, per cui nessuno “esce dal coro”, ma tutti collaborano da professionisti per il fine che il coro sia unanime e ben definito. La band sa cosa vuole fin dall’inizio di ogni brano: ci vuole far godere alla grande con melodie e tecnica, e vuole portare il sole in un mondo dove ce n’è sempre meno, le loro musiche ti mettono di buon umore immediatamente. This space within ti porta immediatamante in un’altra dimensione con le sue atmosfere, il ritornello e il coro ed il suo bellissimo e pulitissimo assolo… esce anche l’anima più heavy della band con Rock chain, dove la band si libera ed “urla”, sempre con classe e padronanza assoluta. Il disco sa farsi valere con rilevanza tra le mille uscite di questo genere, attendiamo (quantomeno io) con ansia le nuove produzioni. Un disco ed una band da tenere a portata di mano, consigliatissimi.  

Flavio Facchinetti