KGB - Smert’ju Vosstavshij

Massacre
La Metal Race, immette sul mercato discografico un album di puro, grezzo e rude Technical Thrash Metal, dal titolo, dalla pronuncia non certo facile per chi non mastica il Russo, Smert’ju Vosstavshij. La band che ha creato questo lavoro si chiama KGB, nome che rievoca tempi durissimi e non molto esaltanti sul versante politico in primis, ma questa è un’altra storia. La band in questione, dalla chiara provenienza Russa, si presenta con uno stile che in parte cerca di evocare quelli che furono i tempi del Death Thrash Tecnico prettamente americano, che vedeva tra le loro fila i vari Death, Sadus e compagnia bella. Si parte subito con una dura e cruda Smert’ Sumashedshego, brano strumentale a tratti molto tirato e veloce, forse uno di quelli che ricorda molto da vicino le band americane sopra citate. Continuando questo interessante viaggio attraverso il mondo dei KGB, si può ascoltare la buona Val’s in cui vi è la timbrica in growl/scream particolare del vocalist. Una buona canzone ma nulla più. Nella successiva e veloce Prazdnik Bezumija, si ritorna a livelli più interessanti a essere sinceri, dove esce fuori un’ottima tecnica strumentale e un ottimo gusto per le cose marce, grezze e dirette. Probabilmente la registrazione e la produzione di questo lavoro non sono ai massimi livelli, ma possibilmente è una cosa voluta, perché sinceramente album del genere vanno registrati e confezionati così, come questo Smert’ju Vosstavshij. Molti detrattori saranno dietro le spalle a cucire montagne di parole non belle nei confronti del disco in questione, ma a noi di Giornale Metal e precisamente al sottoscritto, questo disco piace e anche tanto. Ha molti difetti che allo stesso tempo diventano il pregio di un lavoro comunque riuscito, perché assolutamente sincero, “sudato” e dannatamente vero. 

Voto: 8/10

Sandro Lo Castro