MAJESTICA - Above The Sky

Nuclear Blast
Pare che il boss mi voglia male. Non posso pensare ad altro, se mi ha passato questo disco da recensire. Effettivamente, chi legge le mie recensioni qui su Giornale Metal, sa bene che sto a menarla in continuazione sugli stereotipi più insopportabili, triti-e-ritriti del cosiddetto Power Metal. Di cui questo disco è pregno fino al midollo, senza grossa originalità. Eh già... Majestica sono svedesi. E questo è il loro primo album. Esordienti? Manco per niente. Visto che hanno un passato di ben 19 anni (e ben sei albums) sotto il monicker di ReinXeed. Ma... parliamo solo del presente. Un album di 65 minuti (bonus tracks incluse)... che è un autentico tedio per il sottoscritto. Produzione precisissima e limpida, preset standardizzati, voce "virtuosamente" acutissima, neoclassicismo nelle chitarre, neoclassicismo nelle tastiere orchestrali, che paiono talmente presenti (a volte a discapito delle chitarre) da far apparire i Majestica a volte quasi come una specie di Rondò Veneziano in chiave Power Metal, melodie epiche introdotte dalle keyboards e portate avanti stoicamente da tutta la band anche per oltre 8 minuti, come nel caso di "Mötley True" (oddio che titolo!), oppure arrangiamenti neoclassici fortemente drammatici che intersecano un brano come la spassosa (e forse leggermente demenziale) "Father Time (Where Are You Now)"... e la sostanza? Beh... generalmente, uguale a tanti, tantissimi albums già usciti. Capite perché quest'album è un tedio? E poi, non ho i testi con me. Ma la forte impressione è che... quest'album sia una specie di scherzo di cattivo gusto. Oppure, a seconda dei punti di vista, una parodia del genere musicale in esame. Perfino il nome della band pare stereotipato. E il titolo del disco? Ricordate cosa dicevo a proposito dei Nanowar Of Steel (una SIGNORA Parody Metal band)? "I nostri si impadroniscono del Segreto del Metallo, al solo scopo di far terminare ogni verso della canzone seguente con "In The Sky". Quale che sia ciò che precede dette tre parole, non ha assoluta importanza". Ecco. L'effetto, non so se voluto o meno, è similare. Per tutto il disco. Cosa dire? Formalmente, un disco di pregevole fattura ma... tanto stereotipato da sembrare parodistico. Mi spiace ma... siamo sotto la sufficienza. A meno che... loro stessi non ammettano di aver volutamente essere una band-parodia. Mah... 

Voto: 4,5/10 

Alessio Secondini Morelli