LACRIMAS PROFUNDERE - Bleeding the Stars

Oblivion
Dodicesimo album per i tedeschi Lacrimas Profundere. Ex-Doom/Death band, oggi dedita ad un Gothic Metal profondamente intimista e riminiscente i migliori nomi europei del genere (Paradise Lost, Moonspell...) Cominciamo con il dire che l'ex-vocalist storico della band, Christopher Schmid, pur non suonando più con loro per ragioni personali, è rimasto nella band come songwriter. Il singer attuale è il finlandese Julian Larre (ex-Lessdmv), e pare che la band si sia innamorata della sua voce al primo ascolto, al punto da andarlo a scovare in Finlandia per trascinarlo nella line-up senza condizioni. Effettivamente, la voce di Larre possiede una certa capacità di comunicare con la giusta enfasi il mood oscuro ed introspettivo di cui è pregna la musica dei Lacrimas. Non da meno, il disco si presenta come abbastanza omogeneo, seppur alternando momenti più atmosferici e, a volte, elettronici, con altri dove la crudezza delle chitarre e la voce growl sono molto più presenti. La "melancholy" di "Bleeding The Stars", ben rappresentata dall'ottima immagine di copertina, ammalia ed incanta. E quel che conta: ci riesce senza per forza impiegare i soliti, stereotipati cantati femminili che vanno oggi tanto di moda in seno a questi lidi sonori. Titoli come "Mother Of Doom" e "Like Screams In Empty Halls" sono ben capaci di evocare uno stato d'animo, diciamo, "poetico" e perennemente intimista. Tanto che spesso rischiamo di perderci in tutte queste spirali emotive che incontriamo durante il viaggio musicale a cui ci inducono i Lacrimas Profundere, in uno spazio buio e sconfinato in cui... le stelle paiono davvero sanguinare. Come già detto, un album omogeneo, malinconico, poetico e di grande atmosfera, perfetto per gli amanti del genere Gothic Metal meno stereotipato, con una certa alta vena poetica e (leggermente, proprio leggermente) nichilista. Da ascoltare contemplando il firmamento dalla finestra della propria stanza. 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli