D-A-D - A Prayer For The Loud

AFM
E tornano anche i danesi D-A-D (ex Disneyland After Dark, ricordiamocelo). Con un nuovo album, il loro dodicesimo, in uscita dopo ben 7 anni di oblio discografico. Li ricordo fin dalla fine degli anni '80, quando rilasciarono il capolavoro "No Fuel Left For The Pilgrims", come una delle prime Rock & Roll bands "contaminate" (non mi riferisco certo al Funky Metal di FNM e RHCP, qui siamo su altri lidi sonori). Una band capace di far convivere Punk, Hard Rock, musica Country e addirittura le chitarre Western "alla Morricone". L'identità sonora dei D-A-D appare ancora oggi senza età, e la loro divertente vena irriverente è rimasta intatta in tutti questi anni. Manifestandosi in maniera anche più matura per tutta la durata di "A Prayer For The Loud". Un bel disco Rock nell'accezione più vasta del termine. 10 tracce 10, una più bella dell'altra. Dove troviamo il consueto melange di stilemi, nell'ambito del quale i fratelli Binzer e il simpatico bassista Stig hanno modo di sfogare liberamente il loro estro creativo assieme all'innata vena ironica e divertente che li ha sempre contraddistinti. Abbiamo quindi un'altalenanza di brani prepotentemente Punk'n'Roll, come l'iniziale "Burning Star" e la ben riuscita "The Real Me", che si alternano con alcuni coinvolgenti songs di Hard/Blues come la title-track, "Time Is A Train" e l'orecchiabile "The Sky Is Made Of Blues". Si passa quindi per lidi Boogie similari al Southern con "Nothing Ever Changes" nonché al Metal più Sleazy e ruffianeggiante di "No Doubt About It" e "Happy Days In Hell", puntando poi su una pesantezza che ricorda quasi i Motörhead sulla potentissima "Musical Chairs". Presenti anche due buone ballad che sanno di riminiscenze Country: sono rispettivamente "A Drug For The Heart" e la finale, corale "If The World Just". I nostri non riescono a smettere di mescolare a piacimento tutti gli stilemi del Rock, soprattutto di radice a stelle e strisce, e lo fanno sempre con una disarmante disinvoltura. Come si può non mettere un voto alto a un album così fresco, viscerale ed emotivamente coinvolgente come il dodicesimo album dei D-A-D? Coraggio, attendiamoli in tour. Ogni loro show, sono sicuro, avrà sempre il sapore di una festa Rock & Roll. 

Voto: 8,5/10 

Alessio Secondini Morelli