STORMLORD - Far

Scarlet
Se c'é una band nel Bacino Mediterraneo in grado di competere con gli acts del Nord Europa in quanto ad atmosfere epiche nell'ambito del Metal Estremo, questi sono proprio, senza alcuna mezza misura, i romani Stormlord. Accasatisi recentemente di nuovo con Scarlet Records, per la quale furono rilasciati in passato gli ormai storici "At The Gates Of Utopia" e "Gorgon Cult", i nostri pubblicano di fresco il loro sesto album, il quale rappresenta la logica continuazione dei precedenti "Mare Nostrum" ed "Hesperia". Tanto a livello musicale, essendo "Far" un album di Metal estremo potente e brutale controbilanciato dai consueti ed ottimi arrangiamenti epici/sinfonici, quanto per le tematiche. Incentrate ancora una volta sul passato ancestrale dei popoli dell'Europa Mediterranea. Come attestano appunto titoli di songs quali "Mediterranea", "Invictus" e "Romulus", i nostri sono sempre atti a narrare le vicende del più lontano "Illo Tempore" della civiltà Greco-Romana... e non solo (in "Vacuna" si narra dell'omonima Dea dell'antichissima civiltà Italica dei Sabini, ad esempio). La produzione è qualcosa di eccezionale: l'album è ancora una volta realizzato negli studi Outer Sound di (e da) Giuseppe Orlando, con l'apporto anche di Riccardo Studer, attuale tastierista della band. Il mastering è curato invece da Simone Mularoni dei DGM ai Domination Studios di San Marino, altra garanzia di alta qualità sonora, spesso usata oggi giorno dalle bands di casa nostra. Il risultato rasenta la perfezione. Ricordo molti anni orsono Cristiano Borchi sostenere la sua tesi in cui prediligeva produzioni estremamente pulite anche per il metal più estremo... sicuramente gli Stormlord hanno dimostrato che, almeno per quanto riguarda i loro albums, una ragione c'é sempre per questo tipo di scelta. L'Extreme Metal di matrice epica degli Stormlord si attesta in maniera abbastanza omogenea su alti livelli tecnico-compositivi nell'arco di tutto l'album, con l'aggiunta dei consueti "preziosismi" tipici dello Stormlord-sound, come gli arrangiamenti orchestrali quasi da colonna sonora, l'uso anche piuttosto variegato di parti corali "battagliere" (che in brani come la citata "Invictus" aggiungono un'enfasi epicheggiante da autentici brividi) e soluzioni melodiche spesso ai limiti del Power Metal. Tra le quali l'uso marginale e ben dosato delle clean vocals (compresa la voce narrante del chitarrista Gianpaolo Caprino), accanto alla consueta, potente performance di Cristiano "nomen omen" Borchi, sempre in bilico tra vocalizzi "growl" e "screamy". La ragnatela di ritmi variegati è sempre costantemente sostenuta dall'ormai mitico David Folchitto, batterista di grande e longeva esperienza, straordinariamente potente e versatile (nonché da moltissimo tempo ormai una delle colonne portanti della line-up a fianco del fondatore Borchi e del bassista Francesco Bucci), ed anche su quest'album il nostro non sbaglia un colpo. Confermando il pensiero, molto diffuso, secondo cui, a prescindere dal genere proposto, una band si trasforma in una grande band se ha nelle sue fila un grande batterista. In mezzo a tanta mitologia, anche il tributo alla letteratura Heroic Fantasy è reso con "Cimmeria", che narra dell'omonima terra del Barbaro Conan di Howardiana memoria. Cosa dire... gli epici Stormlord continuano ininterrotti il loro cammino, iniziato ormai circa 28 anni fa, ed approdato alla situazione attuale, in cui i nostri sono da considerare una delle prime Epic/Extreme Metal bands d'Europa. Menzione anche per l'eccellente artwork di Gyula Havancsák, illustratore molto "gettonato" in ambito Metal oggi giorno. "Far" è consigliatissimo a tutti gli amanti delle sonorità più "mitologiche" del Metal, estremo e non. Altre bands di questa caratura, ed altrettanto longeve, difficilmente ne abbiamo (e ne avremo) qui in Italia. Supportate, supportate. 

Voto: 9,5/10 

Alessio Secondini Morelli