WEST BOUND - Volume I

Frontiers
Nuovo progetto musicale comune per il cantante di Resurrection King e Lynch Mob Chas West e per il chitarrista e produttore Roy Z (attivo con Bruce Dickinson e Rob Halford nelle loro rispettive carriere da solisti). Completano la line-up Jimmy Burkard (chitarra), Jason Cornwell (basso) and Dave "Chilli" Moreno (batteria). La matrice sonora prescelta per il progetto musicale in questione è il miglior Hard Melodico/Pop Metal dell'epoca d'oro degli anni '80. Coordinate sonore, insomma, tipicamente Frontiers Records. L'album contiene un totale di 11 brani, caratterizzati da un sobrio songwriting che sa amalgamare con discreta disinvoltura tutti gli stilemi/stereotipi del Pop Metal, con risultati spesso accattivanti, come ampiamente mostrato tanto dai potenti refrains corali dell'opener "Never Surrender" quanto su brani come "Beautiful Dream", "Roll The Bones" e "Keeper Of The Flame". Difetti? Beh un suono di chitarra secondo me non sempre ottimale. Arrangiamenti chitarristici che sanno un po' troppo spesso di dozzinale (specie sulla coppia di brani posti in conclusione: "No Room For Sympathy" e "Traveller", davvero un peccato perché quest'ultima è dotata di un'enfasi "epicheggiante" niente male), un po' di prolissità e ripetitività sparse in diversi momenti del disco... ciò nonostante, lungo tutto l'album si può riscontrare un'interpretazione vocale di West piuttosto versatile e piacevolmente ridondante i bei tempi del miglior Pop Metal ottantiano. In conclusione, niente più che un buon disco, destinato agli amanti di certi stereotipi dell'American Sound descritto ad inizio recensione, poiché l'intento principale, più che palese, di West e Roy cercano dichiaratamente (e senza eccessive pretese) di dare sfogo alla loro verve compositiva ed al loro amore per dette sonorità, che fanno ormai parte della Storia dell'Hard. Un discreto prodotto discografico di settore. 

Voto: 7/10 

Alessio Secondini Morelli