METAL CHURCH - Damned If You Do

Rat Pak
Ecco di nuovo tra noi i mitici Metal Church. Nonostante una carriera discontinua caratterizzata da più di un periodo di pausa, il dodicesimo album "Damned If You Do" si rivela un perfetto esempio del trademark Metal Church. Fatto di energia e potenza temperate da buona tecnica, il tutto sempre in bilico tra Heavy/Power e Thrash. Gli americani si presentano sempre con al comando lo storico chitarrista/leader Kurdt Vanderhoof, e alla voce, a sostituire il mitico e compianto singer storico David Wayne (scomparso nel 2005), assistiamo al ritorno del redivivo, Mike Howe, in passato militante nei MC e ugualmente apprezzato dai fans. Il resto della line-up è rinnovata con la presenza del bassista Steve Unger, dal chitarrista Rick van Zandt e dal batterista Stet Howland. Risultato: una-vera-macchina-da-guerra. Questo sono i MC oggi, almeno quanto ieri. E non ve n'é per nessuno. Non si fanno prigionieri. L'album contiene 10 bordate di Power/Thrash che saranno molto utili da sferrare sui denti dei vostri vicini di casa se mai ve ne fosse bisogno. A partire dalla title-track iniziale, per passare poi a dei veri macigni del calibro di "By The Numbers", "Out Of Balance" ed "Into The Fold", fino alla finale, inquietantissima "The War Electric". Questi sono i brani che mi hanno impressionato di più, anche per la presenza di ottimi refrains particolarmente "rabbiosi" ed accattivanti. Ma l'album va gustato tutto quanto di seguito, a riprova dell'ottima salute di cui godono i MC, e con loro la combattiva scena Thrash statunitense della prima ora. Comprate quindi "Damned..." e così facendo augurerete a voi stessi un felice e metallico inizio d'anno! 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli