THE BREW - The Art of Persuasion

Napalm
The Brew Titolo: The art of persuasion The Brew band particolare, che prende a mani basse dalle sonorità hard rock a cui insinuano sia parti blues e sia parti più alternative rock stile anni 90 del secolo scorso. "Art of persuasion" esce per la Napalm Records, o per meglio dire è uscito lo scorso cinque ottobre e va detto che il power trio da una svolta interessante al termine hard rock, pur rimanendo in tema con il genere e dimostrando che il suono “USA style” si possa ricreare, con attitudine e capacità anche qui in Europa; curioso il fatto che la band è formata da padre e figlio, la sezione ritmica, a cui si aggrega il cantante e chitarrista. Al loro attivo hanno una quantità piuttosto corposa di titolo tra album, EP, DVD, Live e visto che sono “on the road” da circa 13 anni la cosa non stupisce molto, ma anzi fa piacere vedere una certa prolificità. La cosa che lascia colpiti in modo non positivo è proprio il fatto che avendo così tanta carne al fuoco non abbiano ricevuto tutti i fasti che meritano; ma entriamo nel vivo di questa “Art of persuasion”. Strutturalmente, come già accennato, il sound è quello di una band dedica al hard rock di tipo americano, con quindi forti rimandi blues e delle piccole varianti in altri ambienti, sempre contigui al HR, la registrazione è di ottima fattura, pulita, ma non asettica. Gli strumenti si snetono tutti in modo ottimale e non hanno grossi lavori di post produzione, la voce è calda ed avvolgente, i riff sono molto accattivanti e la sezione ritmica funziona in modo ottimo. La band dimostra oltre ogni ragionevole dubbio di avere dimestichezza con le attività di registrazione. Inoltre alcuni premi dimostrano anche di avere attitudine da palco e di live. "Seven days too long", "One Line Crimes" il singolo da cui è tratto anche un video"Gin soaked loving queen" e "Naked as i stand" brano dato in presentazione prima dell’uscita dell’album vi danno le capacità e le eccellenze che una band come i The Brew possono presentarvi. Ovviamente ricordandovi che avete da ascoltare “Art of persuasion” per definire i vostri brani preferiti, ma sappiate che pur non essendoci tracce di “punta” che possano trainare l’album abbiamo la disponibilità di pezzi che sono a cavallo del periodo psichedelico, come rimandi quasi grunge e brani più blues. Quindi avete da sbizzarrirvi Concludendo direi che è un album per gli estimatori della buona musica, della musica che ha stili e stilemi ben definiti, ma che i The Brew riescono a reinventare senza rendersi noiosi o prevedibili. 

Voto: 8/10 

A.S.