TIMORIA - "Viaggio Senza Vento" 25° Anniversario - giovedi 8 novembre 2018 - Roma, Discoteca Laziale

A Roma possiamo definire la ormai mitica Discoteca Laziale uno degli ultimi, signorili e raffinati bastioni dell'appassionato di musica su supporto fonografico fisico. Dico questo in un periodo in cui ormai tra i giovanissimi si consuma tutto in "streaming" e non esiste quasi più affezione per oggetti "da culto" come un giradischi, un CD, un vinile... Da un bel po' di tempo la più fornita e longeva "discheria" romana organizza degli incontri "meet and greet" tra gli idoli musicali ed i loro fans, con tanto di autografi e sessioni fotografiche. 

Ne approfittano soprattutto i nuovi, giovanissimi rappers all'esordio discografico in cerca di consenso, ma anche le "vecchie glorie" della scena italiana più "alternativa" fanno la loro comparsa tra le mura di profumato legno piene di scaffali zeppi di vinili, CD e DVD della gloriosa Discoteca. Il pomeriggio di giovedi 8 novembre 2018 ha rappresentato certo un'occasione da non perdere. Omar Pedrini, leader della storica Alternative Rock band dei Timoria, ci ha raggiunto a Roma per dare il la al festeggiamento del quarto di secolo di quello che è un po' la summa di tutto il Rock cantato in italiano dagli anni '90 in poi. 


Il concept-album "Viaggio Senza Vento", che si è ormai fatto prepotentemente strada nella storia della musica italiana, divenendo certamente un caposaldo del "nostro" Rock e facendo copiosamente tendenza. Pedrini viene acclamato alla sua comparsa in platea dagli applausi di un centinaio di fans, romani e non, accorsi per l'occasione. E ne approfitta per raccontare un po' le vicissitudini che lo hanno visto protagonista durante e dopo l'avventura Timoria (compreso un periodo di indigenza ed un altro in cui ha dovuto, purtroppo, sottoporsi a ben 3 interventi chirurgici al cuore)... concentrando poi il discorso un po' sul "making of" del disco in questione, e un po' sulle difficoltà che ha avuto nel rimettere assieme la band allo scopo di celebrare appunto questo "dorato" venticinquennale (ovviamente, solo Francesco Renga non è tornato). 


Omar ha parlato al pubblico con un sorriso sulle labbra tipico di una persona che ha segnato parecchie date comunque piene di piacevoli ricordi lungo il suo personale percorso di vita. Vi è stato anche tempo per un breve set acustico, in cui il nostro, chitarra alla mano, ha eseguito assieme al coro dei fans in platea alcune tra le più belle canzoni dell'album in questione. "Verso Oriente", la ormai epocale "Senza Vento", "La Cura Giusta"... e soprattutto "Angel", preceduta da una doverosa premessa, dove Omar narra il momento in cui seppe della morte di Kurt Cobain e in occasione del quale pensò di dedicargli il testo. C'é anche spazio per la classica cover degli Who di "I Can't Explain" e... per l'altrettanto classica cover di Neil Young di "My My, Hey Hey" (nel cui testo è appunto presente la frase "It's better to burn out Than to fade away" che Cobain scrisse nella sua lettera d'addio al mondo). 

E si termina quindi come di consueto, nell'atmosfera calorosa del momento foto-ed-autografi-con-i-fans. Qui ci si può accorgere dello "scambio generazionale", quando vedi più di una mamma scattarsi una foto con Omar assieme al proprio bambino (la media dei bambini presenti mi pareva, diciamo, tra gli 8 ed i 10 anni). Beh, non c'é che dire: buon quarto di secolo a "Viaggio Senza Vento". E ben entrato, di diritto, nella Storia della musica italiana. 

Alessio Secondini Morelli