TIMORIA - Viaggio Senza Vento (25° Anniversario)

Universal
Di solito si dice “sembra ieri” ed infatti in un lampo son passati ben 25 anni da quando molti rockers ventenni, anche quelli più duri, misero le mani su di un (all’epoca…) dischetto ottico contenente Viaggio Senza Vento, capolavoro dei Timoria e nel tempo assurto a vero e proprio classico della musica pop rock italiana, il cui merito è stato quello di coniugare in modo ottimale la tradizione melodica mediterranea con un rock non propriamente ordinario anzi, al contrario, caratterizzato da sonorità metalliche. Alle spalle c’erano già i Litfiba di El Diablo (nota: in alcuni brani di Viaggio Senza Vento è presente il percussionista Candelo Cabezas, in quel periodo in formazione proprio con Pelù e Renzulli…) che, appena tre anni prima, avevano sdoganato un certo tipo di suoni nelle posizioni alte delle classifiche. Ma Omar Pedrini, chitarra e deus ex machina della band, si trovava in un periodo di profonda ispirazione e aveva in mente qualcosa di più ambizioso, completamente diverso da quanto la band, ad un giro di boa rispetto al periodo appena trascorso, aveva fino ad allora prodotto.

Un vero e proprio concept in stile seventies incentrato su di una sorta di viaggio interiore, una trasformazione raccontata con dei testi fortemente allegorici e visionari che toccavano la sensibilità dell’ascoltatore grazie all’interpretazione superlativa di Francesco Renga, che proprio con questo lavoro diede prova di essere un cantante al di sopra della media, dotato di una personalità carismatica e di una voce del tutto particolare, sensibilmente distinguibile da qualsiasi altra. Inoltre la produzione potente ed adeguata allo scopo di Angelo Carrara (rip), la presenza di ospiti quali Mauro Pagani (ex PFM) ed Eugenio Finardi, la prestazione superlativa degli altri componenti (Carlo “Illorca” Pellegrini al basso, Enrico Ghedi alle tastiere, Diego Galeri alla batteria) crearono la sinergia ideale presente in quei dischi che oggi consideriamo pietre miliari.

Giusto quindi celebrarne il 25° anniversario con un edizione del tutto speciale, che giunge sul mercato in tre diverse edizioni: un doppio cd costituito dall’album rimasterizzato accompagnato da un bonus disc contenente l’inedito Angel (brano scritto all’indomani del suicidio di Kurt Cobain), la cover di I Can’t Explain degli Who (Pete Townshend è da sempre uno degli idoli di Omar) ed undici brani in versione demo. Una versione in doppio vinile da 180 gr. ed infine, per i collezionisti più incalliti, un cofanetto numerato con cd, lp, poster e libro di 56 pagine contenente le testimonianze di tutti i componenti della band, in più degli ospiti Eugenio Finardi e Mauro Pagani. E’ un dato di fatto che tutti loro ricordino quel periodo con nostalgia e lo stesso Renga lo definisca come un momento meraviglioso della sua vita. Al contrario, non è dato sapere se i festeggiamenti si limiteranno solo a questa uscita o ci sarà qualche altra sorpresa. Va detto però che, nonostante ora non ci sia più rancore tra i due ex-leaders (sapete benissimo di chi parliamo…), più di qualcuno nell’ambiente ha detto che è meglio far rimanere così le cose, senza reunion forzate. Abbiamo però un unica grande certezza: un album meraviglioso, mai dimenticato e l’occasione giusta per riscoprirlo. 

Voto: 10/10 

Salvatore Mazzarella