SONAMBULA - Bicéfalo

Xtreem
Secondo disco per questi spagnoli di Bilbao, città nota ai più per il museo Peggy Guggenheim. Un secondo disco che profuma di metal estremo vecchia scuola, ma soprattutto di death metal marcissimo e con una particolare predilezione per quello di taglio svedese. Ma non pensate che Maider e Rapha, fondatori della band siano dei meri esecutori; tutt’altro, perché questi due conoscono molto bene il metal estremo ed underground avendo militato in formazioni metal spagnole fin dal 1994. L’opener “Mutaciòn sintética”, richiama già nel riffing marcissimo e malsano il death metal che nacque negli anni 90. Brano che ha un’influenza svedese soprattutto nello stile delle chitarre; brano che parte lento, catacombale e quadrato per poi accellerare con tempi di batteria tellurici e chitarre atonali nei rallentamenti. Il growl di Rafa è profondo e i suoi riffing sembrano presi dalla miglior scuola estrema di taglio svedese come gli Entombed. “Héroe sangriento”, attacca subito in maniera veloce e furiosa con tempi veloci da batteria; la sezione ritmica formata da Maider alla batteria e Errapel al basso è pesante e precisa. Il riffing è maligno e il growl da parte del chitarrista è profondo e cavernoso; il riffing ricalca il marciume vecchia scuola e ci sono dei rallentamenti a inframezzare l’assalto del terzetto. “Nostromo” è un brano marcio fino al midollo con chitarre swedish, mid tempo pesante; bel lavoro di ritmica e growl profondo. Anche qui i rallentamenti sono pesantissimi, e danno presa sicura verso l’ascoltatore per poi ripiegare verso un’accelerazione; questi cambi di tempo stimolano l’headbanging, puro e marcio death metal. La titletrack apre con chitarroni potenti; mid tempo quadrato e growl profondissimo; ci sono anche inserti di scream nel chorus per poi riprendere con la marcia cadaverica. Stop and go ci portano ad un tempo più sostenuto con interventi di doppia cassa e i riffing di matrice swedish sono presenti e l’impatto è devastante; la coda finale è lenta, possente e sguazza nel marciume maligno che è una bellezza con distorsione delle chitarre. Un disco di sole sei tracce, ma che è impregnato fino al midollo di old school death metal; per veri appassionati e soprattutto consigliato a chi ama sonorità senza compromessi e marce. 

Voto: 7.5/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli