SELVANS - Faunalia

Avantgarde
Dopo un ep che li ha fatti conoscere, un esordio stupendo e uno split ep; tornano con questa seconda fatica gli abruzzesi. Il duo Haruspex e Fulguriator torna con un disco pregno di pathos, dove il metal estremo si fonde con soluzioni prog, sinfoniche, drammatiche e coerenza stilistica folk che è un quid dei nostri. Potremmo definire questo disco con l’aggettivo morriconiano; perché si sente un profumo epico intinto nel dramma; l’emozione qui diventa musica e conferma che gli abruzzesi sono uno degli alfieri della via italiana al black metal. Il pezzo d’apertura ”Ad malum finem” si presenta con percussioni, strumenti folk e tastiere sinfoniche e un fischio che richiama quello mitico di Alessandro Alessandroni e questo non è il solo punto in comune con il il grande compositore e maestro romano. Brano prog dove pathos drammatico, chitarre potenti e orchestrazioni ci aprono le porte per questa nuova fatica. “Notturno peregrinar” vede la partecipazione speciale di Agghiastru, altro campione del metal estremo nostrano con gli Inchiuvatu e non solo; brano dove le chitarre in tremolo tengono note solenni e drammatiche con furia estrema e screaming laceranti. Il pathos qui è palpabile; le tastiere creano un tappeto denso, emotivo; i cambi di tempo sono pieni di ritmo e furia black metal con voci pulite a far capolino e squarci in blast beat. “Magna mater maior mons” parte con un attacco black metal a testa bassa con up tempo e riffing zanzarosi, ma c’è un coro solenne drammatico a dare ampiezza e una dimensione drammatica al brano. Brano che tramite le orchestrazioni, gli influssi prog/black personali e ricchi di pathos con personalità rendono il brano stupendo e ricco di emozione con anche soluzioni orchestrali debitori del grande Morricone e l’ospite Mercy (Malombra, Il Segno del Comando, Ianva) impreziosisce un brano già di per sé eccelso. L’ultimo brano “Phersu”che vede la partecipazione di Tumulash(Fides Inversa,ecc.) ha al suo interno aperture folk/black tipiche dei nostri; accelerazioni nerissime con dualismo scream/growl. Il brano è ricco di epicità e orgoglio, e se state bene attenti troverete un campionamento scelto ad hoc tratto da un capolavoro fulciano e non è una soluzione casuale; ma adatta al contesto prog, minaccioso retto da tastiere, mid tempo e strumenti folk. Brano che cambia tempo, ma il pathos emotivo coinvolgente in soluzioni estreme, dove il metal viene fuso con spirito prog con grande capacità e ampiezza culturale. Un disco che sposta l’asticella ancora in avanti; un gruppo che fa del proprio orgoglio e amore per la propria terra, il proprio lavoro come musicisti un metro di paragone; un disco che è estremo, dove l’amore e l’emozione unendosi con la musica genera capolavori, in una parola sola, Faunalia! 

Voto: 9/10  

Matteo”Thrasher80”Mapelli