GROUNDBREAKER - Groundbreaker

Frontiers
Groundbreaker è un nuovo progetto targato Frontiers nato da un'intuizione di Serafino Perugino? Niente di nuovo sotto al sole. Per gli amanti dell'AOR e di quel rock melodico che tanto affascinava noi romantici rimasti agli anni 80 negli ultimi anni Frontiers non si è certo risparmiata. Il rock è come una radice che sostiene i più svariati generi esaltandone al massimo l’essenza delle note, che nella circostanza si fanno gradevolmente easy a favore del secondo singolo “Over My Shoulder”, impreziosito da linee melodiche targate Work Of Art; mentre il quartetto composto dalle catchy “Eighteen ‘Til I Die” e“Only Time Will Tell”, e dal brillante pop di “The Way It Goes” e “The First Time” rimandano al sound maestro dei Survivor. Un rockeggiante, assodato e sempre verde riff di chitarra fa da conciliante sponda all’ancorato pop, che continua a echeggiare amabilmente nella solarità a cuore aperto di “Will It Make You Love Me”, e nella spumeggiante atmosfera di “The Sound Of A Broken Heart”, dove le tastiere sono le principali artefici di un ascolto assai avvincente; la delicata “Tonight” e l’ariosa e dinamica “The Days Of Our Lives”(adattabile come colonna sonora di film per teenager dell’epoca), completano un altro gruppo di brani a impatto immediato e ascolto permanente. Per ogni disco che si rispetti a elevazione massima il pezzo cult non manca mai, e per l’occasione tale onore spetta all’hit rock per tutte le stagioni “Standing Up For Love”; un decoro che senza dubbio meritano anche le altre dieci tracce, poiché ognuna lascia quel magnifico segno vintage che non si scorda mai. “Groundbreaker” è un album fatto di passione aoreggiante e guizzi di rock melodico, dove lo stile eighties veglia con ispirata e impeccabile regia; il tutto supportato dalla solerte compartecipazione di uno smagliante Overland, un eccellente Sall, un distinto Pahlsson, uno sgargiante Furin e un maestoso Del Vecchio. 

Voto: 9/10 

Bob Preda