GC PROJECT - Two Of A Kind

Sliptrick
Manco una riga di biografia nel promopack? Ma ragazzi belli... Per fortuna c'é la loro pagina FaceBook, che mi ha tolto ogni curiosità. Perché la proposta musicale del GC Project, vale a dire del "Giacomo Calabria Solo Project", è validissima. Giacomo è un batterista di origine napoletana, diplomato all'Accademia Musicale di Roma. Dopo una solida gavetta in studio e live con bands della scena Rock/Metal partenopea (ad esempio i Silent Field), e dopo il suo trasferimento a Bologna, dove ha continuato a suonare con gente del calibro di Rain, GOS, Barock Project ed Alias, il nostro ha acquisito abbastanza esperienza per dare il via al suo personale progetto nominale. Con il quale ha già realizzato 3 anni orsono l'album "Face The Odds". Questo "Two Of A Kind" appena uscito è, quindi, il secondo full-length ufficiale. Il quale si attesta su tipiche sonorità Prog Rock/Metal. Con chiare radici in bands come EL&P e Dream Theater ed un buon eclettismo negli arrangiamenti. Il che non significa necessariamente qualcosa di particolarmente "ostico" per le orecchie dei non addetti. No no. La musica del GC Project è sì basata su "sfaccettature espressive" piuttosto cangianti ed arrangiamenti spesso basati su complessi tempi dispari (per la verità, "Seasons Of Sonora" è l'unico brano dove i nostri si sbizzarriscono in una vera e propria "mega-session" collettiva piena zeppa di tempi dispari), ma possiede anche una sua forte personalità ed "orecchiabilità". Pare un controsenso parlando di Prog. Ma non è così (e se lo credevate, mi spiace per voi: siete stati educati male). Per "Two Of A Kind" ci troviamo difronte ad un'ottima produzione, capace di valorizzare perfettamente l'operato di tutti gli strumentisti. E delle composizioni caratterizzate sì da una dimensione musicale colta e raffinata, come da tipico contesto Prog, ma allo stesso tempo è presente un uso ed una ricerca della melodia di qualità senz'altro superiore. Tutti i musicisti coinvolti sono di gran mestiere, e assieme di gran "cuore" musicale, debbo dire. La preparazione batteristica di Giacomo è indubbia (ed il gemellaggio ritmico del basso di Diego Quarantotto è perfetto), il gusto chitarristico di Lorenzo Lenzi, altrettanto. E poi, dobbiamo segnalare la particolare bravura nonché l'ottimo assortimento di timbri sonori che caratterizzano il tastierista Roberto Arduini, un perfetto valore aggiunto in contesti Prog. L'interpretazione e la padronanza vocale del singer Mirko Greco è da manuale. Insomma, se l'intenzione del batterista/songwriter Giacomo Calabria era quella di realizzare un bel disco di Prog Rock (ed in parte Prog Metal), profondendo tutte le sue esperienze musicali, emotive e da "diario di viaggio" sonoro in un contesto musicale sì complesso e nobile, l'operazione si può dire perfettamente riuscita, anche grazie a tutti i suoi "compagni di viaggio". Quali sono le principali "chicche"? Beh direi innanzitutto la peculiare, eclettica e folle "The Great Red Spot Of Jupiter", che pare recuperare barlumi di influenze EL&P, e la buona Rock ballad "Black Rose", la quale risulta cantata da una guest vocalist femminile (presente anche nell'acustica "Through The Wind", ma purtroppo a causa della mancanza di note biografiche relative a questo disco, non si sa chi sia). Ed infine, la canzone che mi fa quasi gridare al miracolo, "The Genius And The Magician", caratterizzata da sonorità Hard/Prog un po' alla Rush (e accidenti, che solo di tastiera!). Bravi davvero. L'album, come il suo precedente, è stato realizzato in crowd-funding grazie a MusicRaiser e distribuito da Sliptrick Records. Ed è consigliatissimo dal sottoscritto! 

Voto: 9/10 

Alessio Secondini Morelli