ANGUISH FORCE, LGD: "Se sei un Metal Defender ci sono molti motivi per ascoltarci"

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

Intanto ciao a tutta la Redazione. “Chapter 7” è il settimo album regolare della band, escluse le due raccolte “RRR” e i vari singoli usciti negli anni. Si tratta di un disco molto diretto e retrò in cui i Defenders credo (e spero) possano trovare pane per i loro denti. E non mi riferisco solo alle canzoni ma anche al sound decisamente ottantiano. Lo stile della band rimane invariato: sempre Heavy Metal a cavallo fra Speed e Thrash. Ascoltatelo, ne vale proprio la pena.

 Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

La band è nata ufficialmente nel 1995 anche se i primi pezzi composti risalgono al 1988. L'Alto Adige è a un passo dalla Germania ed è praticamente attaccato all'Austria, quindi siamo stati molto influenzati dalla scena Metal europea dei bei tempi che furono. Naturalmente abbiamo seguito con molto interesse anche il Metal made in USA. La band è nata ad Atzwang, a nord di Bolzano e sono fiero di poter dire che il nostro quartier generale si trova ancora qui. Le nostre origini non sono proprio nordiche, ma questo posto ha saputo accoglierci e ne siamo contenti. Penso che in qualche modo, coi nostri  piccoli, ma per noi significativi successi, abbiamo contribuito a restituire il favore in termini di pubblicità a questa comunità.

Come è nato invece il nome della band?

Inizialmente la band si chiamava solo “Anguish”. Mi piaceva l'idea dell'angoscia. Poi, per problemi di omonimia decidemmo di cambiare il nome in “Anguish Force” prima di metterci in qualche casino legale. E devo dirti che la forza dell'angoscia è più terribile dell'angoscia stessa. Quindi, meglio così.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

Dopo 4 concept album abbiamo deciso di registrarne uno che parlasse di più argomenti. Non abbiamo stavolta quindi un tema fisso. In passato registrammo un disco sull'Impero Romano, un altro sulla fine del mondo, un altro ancora su fatti di cronaca nera e superstizioni locali, fino a un disco sugli oceani. Se dovessi trovare un filo conduttore sui testi, potrei dirti che l'elemento tragedia, disastro, sangue oppure horror è praticamente sempre presente. Ci sono diverse canzoni a doppio senso che potrebbero sembrare scontate o superficiali, ma che in realtà fanno riflettere se ci si focalizza sul fulcro degli argomenti trattati. Quindi riteniamo che almeno in alcuni casi i testi meriterebbero davvero una approfondita lettura.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

Se sei un Metal Defender penso proprio che ci siano moltissimi elementi e motivi per ascoltare i nostri album. La fede e la passione per questa musica che ha segnato le nostre vite è evidente. Inoltre penso che parecchie melodie possano piacere anche a chi non sia un Metalhead DOC. Posso asserire che la qualità risieda nella costante ricerca della qualità. Non però intesa come sfoggio di capacità tecniche sovrumane che lascio ad altri, ma per la reale voglia di scrivere belle canzoni. Quindi, noi ce la mettiamo tutta e speriamo di essere apprezzati.

Come nasce un vostro pezzo?

A volte nei momenti peggiori... e quindi devi cercare di trovare una chitarra e una penna nei paraggi prima di perdere il momento magico. Non c'è nulla di programmato in un riff che nasce dal nulla e che brevemente cresce fino a diventare un pezzo. Le migliori canzoni sono quelle che scrivi in pochi minuti. E la cosa più bella è provare un pezzo nuovo tutti insieme e vedere tutti concentrati per tirare fuori il meglio da se stessi. Così una canzone piacevole può diventare davvero completa ed esaltante quando tutti hanno contribuito a forgiarla.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Senza dubbio “Don't lose the War” ci ha sbalorditi. Sapevamo che aveva un tiro pazzesco ma non credevamo di ricevere così tanti consensi. Il videoclip ha contribuito a fare il resto: diretto come il riff portante è praticamente esploso in rete. A mio parere, l'album è pieno di buone canzoni, anzi, mi permetto per una volta l'arroganza di dire che ci siano solo buone canzoni. Ognuno poi ha la sua preferita. Poi mi dirai quale è la tua.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

I mostri sacri naturalmente: dai Black Sabbath agli Iron Maiden, dagli AC/DC ai Mòtley Crùe, dai Metallica agli Slayer, ma anche Sua Maestà Yngwie Malmsteen e tanti altri che non sono diventati molto famosi e sono rimasti solo una cult-band.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live? 

Stiamo facendo molti concerti ultimamente, anche fuori dai confini patri e a breve ce ne saranno altri. Stiamo programmando altre belle cose. Alcune già concluse e che presto vedranno la luce. A Ottobre uscirà un altro videoclip tratto da “Chapter 7” che penso non deluderà. Ma questa è solo la prima di una serie di mosse che metteremo in atto. Ti posso confermare che abbiamo intenzione di disturbare senza sosta le vostre povere orecchie con tanto Heavy Metal ed appena terminate le cose che stiamo facendo, ci metteremo a lavorare sul prossimo album che sarà un concept molto ambizioso.

 E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Prima o poi faremo anche quello, senza dubbio. Stiamo registrando i nostri concerti oltre ad essere sempre più coinvolti nella realizzazione di videoclip, che a parer mio rimangono un ottimo mezzo per promuovere la propria band. Stiamo pianificando con la “Dawn of Sadness”, la nostra etichetta, una serie di soluzioni per i prossimi anni che ci terranno molto attivi e coinvolti.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

La scena musicale italiana ha sempre faticato ad emergere. Un tempo, quando i mostri sacri macinavano capolavori a non finire, mi rendo conto che a noi rimanevano solo le briciole e a volte neanche quelle... Poi i tempi sono cambiati e il Metal mondiale ha cominciato ovunque ad essere in difficoltà. Quindi anche in questo caso la cosa non ha aiutato la nostra bella Italia. Ciò non toglie che anche qui ci siano state band davvero valide nel corso del tempo. Alcune di queste hanno pubblicato alcuni dischi bellissimi. Ti cito ad esempio i Vanadium, i Death SS, i bolzanini Skanners e molti altri che a parer mio, nonostante i loro successi avrebbero meritato molto di più.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Internet ha fatto sì che non dovessi più spedire milioni di buste con la cassetta in giro per il pianeta... D'altro canto riconosco che non fa piacere vedere che la musica, sia propria che altrui venga scaricata. Però sarei un vero ipocrita se dicessi che canali come Facebook, Youtube o altri ancora non abbiano aiutato la popolarità della band in maniera determinante. Quindi adeguiamoci ai tempi senza piangerci troppo addosso, ma allo stesso tempo sforziamoci di capire chi ha realmente qualcosa da dire e chi invece si crea solo un'immagine senza contenuti.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

Non siamo musicisti di enorme talento quindi non è un nostro problema. Siamo persone che hanno una forte passione che si sente nella musica che la band suona. Non potrei proprio immaginare una vita senza l'Heavy Metal. Toglietemi tutto ma lasciatemi il Metallo.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Ce ne sono tanti. Tutti i nostri idoli sono su questa lista. A me piace molto in primis Malmsteen e Jeff Waters, a Kinnall i Forbidden e i Testament, a Luck Az Steve Harris, a Tumbler Zakk Wilde & Ozzy e a Pemmel tutti quelli che fanno casino.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Non sono un profeta, ma quando tutto sarà finito, l'Heavy Metal ci sarà ancora e grazie a questo tanti ragazzi si avvicineranno a questa musica straordinaria che cambierà le loro vite per sempre. Del resto noi lo diciamo sempre: “Metal is our mission”

Maurizio Mazzarella