OUTRE TOMBE - Nècrovortex

Temple Of Mistery
Se guardate la copertina, noterete più di un’assonanza con le copertine che venivano fatte per il death metal svedese; il taglio è squisitamente horror. Difatti i nostri canadesi del Quebèc, hanno un amore sconfinato per il death metal marcio, pesante e dalle tematiche horror. In aggiunta la band canta tutto in lingua madre, il francese che a qualcuno potrà sembrare strano, eppure in un contesto estremo s’incastra come la tessera di un puzzle rosso sangue L’iniziale “La crypte” viene introdotta da rumori inquietanti, un coperchio di una bara che si solleva e un ululato per poi arrivare un riffing che più marcio e di marca svedese non si può. La band ha un andamento lento, quasi doom, con riffing in tremolo malsani e accelerazioni a inframezzare; l’andamento lento della marcia richiama gli Entombed dei tempi belli e il solos è lancinante come da tradizione. “Aberration” è tellurica, riffing swedish su un tappeto ritmico veloce che però rallenta e diventa un up tempo in doppia cassa con riff marcissimi e compressi. Il growl è profondo e c’è anche un cambi di tempo in accelerazione veloce e diretto con buon cambio di passo e riff serrati e maligni; il solo è piazzato nella parte più lenta ed è come al solito atonale e sgraziato volutamente nella sua brevità. “Hécatombe II”, sembra la perfetta colonna sonora per un film di zombie; tempi lenti, riffing malsano e con una melodia di fondo inquietante. Un breve brano strumentale in mid tempo con chitarroni compressi e un profumo di Asphyx caliginoso e nerissimo. La titletrack invece è “made in Sweden”; partenza lenta ma diretta con un riffing compresso; growl profondissimo e un up tempo serrato e killer, qui non ci sono battute d’arresto ma tanto sano death metal vecchia scuola. C’è anche un cambio di tempo in accelerazione con riffing marcio e solo lancinante e atonale. “Rongè par le miasmes” è possente, lenta e marcissima; qui è putridume death metal assoluto. Brano cadenzato con buoni riff di scuola svedese, e accelerazione tipica della scuola nordica degli anni 90; il singer ha un growl profondo che sfocia in urla lancinanti. Una band che ha appreso molto bene la lezione del metal estremo di taglio scandinavo, certo non ha originalità, ma il suo lo sa fare discretamente bene. 

Voto: 7.5/10  

Matteo”Thrasher80”Mapelli