DEICIDE - Overtures Of Blasphemy

Century Media
Il 2018 sarà sicuramente, un Anno ricordato per la grande quantità di lavori discografici usciti, accompagnati spesso da una altissima qualità che rasenta l’eccellenza, anche in ambito estremo. In questa sede parliamo di un caso specifico, in altre parole di una delle band più amate e allo stesso tempo odiate del panorama musicale internazionale, ovvero gli americani Deicide. Capitanati come sempre da uno dei vocalist, più controversi in quest’ambito, che risponde al nome di Glen Benton e passati ben cinque anni dall’ottimo In The Minds Of Evil, i floridiani tornano più agguerriti che mai, pubblicando un lavoro altamente incendiario, che ha come titolo, Overtures Of Blasphemy. Questo nuovo disco potrebbe essere designato come uno tra i loro migliori di sempre, al pari di masterpieces come Deicide, Legion o Once Upon The Cross, i primi tre indimenticabili tasselli luciferini. Sono trascorsi ormai dodici anni circa, da quando i Deicide iniziarono la loro seconda fase, in assenza dei fratelli Hoffman, pubblicando album in continua crescita, mantenendo comunque invariata la loro personale visione del death metal. Tralasciando i testi, di cui ormai siamo letteralmente stanchi, la musica è ritornata ad essere più incisiva e trash, come ai vecchi tempi, infatti fin dalla prima ed eccezionale One With Satan, possiamo assistere ad una inaudita potenza sonora che in molti frangenti richiama proprio i primi lavori Deicide e Legion. Brano trita ossa e dannatamente coinvolgente. Benton accompagnato dalla sua grande spalla di sempre, Steve Asheim, e dai nuovi, così per dire, Kevin Quirion e Mark English mostrano come si suona il vero, primordiale e micidiale death metal americano, senza fronzoli. Gli ultimi due arrivati sono delle vere e proprie macchine da guerra a dir poco stratosferiche, che non fanno rimpiangere assolutamente chi li ha preceduti. In Crawled From The Swadows la band mostra un lato epico da paura, confezionando una delle tracce più incisive di sempre, con un ritornello che difficilmente uscirà dalla mente di chi ne viene a contatto. Si continua a guardare al passato con Seal The Tomb Below, altro grande esempio di estremismo sonoro, brano non troppo tirato, ma pesante come un macigno e un irresistibile groove, e con una prova eccellente, di tutti i componenti della band. Il riconoscibile growl di Mr Benton è sempre una garanzia di dolore e soffocamento, il drumming maestoso di Asheim è sinonimo di qualità, tecnica mostruosa e sopraffino gusto per la creazione di grandi brani. Noi crediamo che i Deicide abbiano trovato il loro vaso di Pandora con Overtures Of Blasphemy, in quanto all’interno risiedono tracce come: Compliments Of Christ, Excommunicated o ancora Crucified Soul Of Salvation, tanto per citarne alcune, dove la band ritorna a brandire lo scettro assoluto di padrini del death metal brutale, marcio e malato, di cui sono stati da sempre porta bandiera. Ascoltate come l’evoluzione prende il sopravvento su di loro, senza intaccare di un grammo la loro brutalità in Defying The Sacred e capirete forse, perché sono i Deicide. Dodici brani proposti e dodici bombe pronte ad esplodere, ognuna con un modo del tutto diverso, in cui potrete constatare come l'inferno risiederà dentro i vostri padiglioni auricolari. Che tremino tutti, nessuno escluso, i Deicide sono tornati per essere gli indiscussi protagonisti della scena internazionale. Si astengano i deboli di cuore. 

Voto: 10/10

Sandro Lo Castro