CANAAN - Images From a Broken Self

Eibon
Ho un grossissimo problema per poter fare questa recensione, non perché non abbia parole da scrivere oppure perché questo nuovo lavoro dei Canaan non sia meritevole di recensione, anzi tutt’altro. Sono di fronte ad una delle band che ho seguito dagli albori ed i Canaan non hanno mai sfornato nulla che non fosse un capolavoro e nulla che potesse essere descritto in modo semplice. Fuor di dubbio che questo lavoro non è per “tutti”, nel senso che le capacità compositive ed espressive della band sono indubbie, ma sono una band che non è “facilmente digeribile” specie se non si è avvezzi a sonorità dark ed elettroniche. Per cui è possibile che tal’uni possano non apprezzare queste canzoni così dilatate e con un approccio così intimistico ed ermetico allo spartito. La band milanese si avvale delle tecnologie elettroniche per dare sfogo ad emozioni e sensazioni estremamente carnali ed umane. Il loro modo di approcciare all’elettronica è fuori da molti schemi. La combinazione di sinfonia e di asetticità delle “intrusioni” elettroniche e di samples creano distonia nell’ascoltatore meno attento, ma vi posso assicurare che chi si approccia alle composizioni della band non potrà che essere assalito dalla malia e dalla poesia sonora che la band sa proporre. Il cantato a cavallo tra la melodia e lo spoken word aumenta ancor di più le emozioni che la band vuole trasmettere. Dodici capitoli assolutamente strutturati in modo magistrale, mix e master impeccabili. Interessanti inoltre le capacità della band di intrecciare suoni ancestrali e di tradizione asiatica con quelle che sono le loro forme di espressività. Emozionalmente parlando, “My deserted place”, “Words on glass”, “The dust of time”, “That day”, “Worms”, “Adversaries”, “A tired sentry” sono alcune delle perle che questo album può proporvi. Abbiamo cunquantadue minuti di composizioni sognanti e liquidi. Di per se sarebbero da segnalare tutte e dodici canzoni, perché hanno un fortissimo impatto su chi le ascolta, ma sarebbe oltremodo assurdo fare una cosa del genere. Concludendo ottimo lavoro, la band fa centro, ci sono poche altre parole da aggiungere. Eibon records fa nuovamente centro con i Canaan e con questo album. Da avere assolutamente se siete appassionati del dark e di band come i Current 93 dei primi tempi e di sonorità liquide e sognanti. 

Voto: 9/10 

A.S.