ARSIS - Visitant

Agonia
Dopo il colpo segnato da “Diluvium” degli Obscura, ecco la risposta dal suolo americano con il ritorno degli Arsis. Il sesto disco dei death metallers originari della Virginia è una bomba pesantissima di puro death metal tecnico, ma con ampi segmenti melodici, i nostri non fanno prigionieri. La band guidata da James Malone, torna a tre anni di distanza dal precedente album “Unwelcome”. L’opener “Tricking the gods” è introdotta da riffing dissonanti e tastiere per poi arrivare ad un mid tempo che deflagra invece in un blast beats distruttivo ma retto da riffing ad incastro ed un basso sinuoso. La caratura tecnica della band è come sempre notevole; la melodia c’è, il singer offre una prestazione vocale feroce ma comprensibile nello scream con interventi in growl. Sezione ritmica compatta nei vari cambi di tempo tellurici, anche un sapiente uso dei riffing e dei solos e un chorus che si stampa in testa. “Hell sworn”, ha un riffing maligno, quasi vicino a certo death/black metal, rivisto dalla band americana; per poi partire in un velocissimo up tempo in accelerazione. Il riffing è perfetto, con melodie dissonanti; il basso è incredibile nelle sue evoluzioni, come la batteria fluida nei cambi di marcia. La band non vuole esagerare con la tecnica e si vede, perché il chorus nonostante la ferocia ha spunti melodici; solos eccellenti di qualità melodica sopraffina opera dell’ospite Malcom Pugh(Inferi). “Fathoms” inizia con arpeggi dissonanti e maligni per poi esplodere in un mid tempo pieno di tempi spezzati e cambi di tempo in accelerazione, i riffing sono ad incastro e ampi. L’uso della doppia cassa è dosato e si nota anche la melodia innestata all’interno alla formula pesante della band che aggiunge invece che sminuire l’impatto del brano. “Dead is better” è tellurica, grande fluidità nei cambi, riffing serrati e accellerazioni improvvise con blast beats incorporati. Grande prova vocale irosa ma non monocorde, e la melodia è presente in un solos ad ampio respiro melodico. Grande ritorno per questa formazione; usando una metafora di stampo calcistico, gli Arsis hanno pareggiato i conti ed ora la palla è di nuovo al centro, ottima prova! 

Voto: 8.5/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli